Imposte

Dalle professioniste al Pos, ultimi ritocchi alla manovra. Ravvedimento speciale con tasso al 2%

Da banche e operatori contributo finanziato con i costi extra rispetto a un «livello equo» delle commissioni sui pagamenti digitali. Pioggia di micromisure nell’ultimo giro di commissione

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di Marco Mobili e Gianni Trovati

Caduto all’ultimo rettilineo lo scudo penale per i reati tributari, il lavoro sui correttivi alla manovra si è speso su una pioggia di microinterventi. Dagli intenti a volte nobili, come il completamento delle tutele per le libere professioniste con la sospensione degli adempimenti in caso di parto, interruzione di gravidanza o gravi problemi di salute; ma dalla dotazione finanziaria sempre ultraleggera, come il milione di euro destinato appunto a questa tutela.

Nell’ennesima giornata di trattative e rinvii sui correttivi parlamentari, la quadra è stata trovata con un accordo fra maggioranza e opposizione a cui però non partecipa il Terzo Polo, che abbandona i lavori nel primo pomeriggio rinunciando alla mini-dote da 14 milioni che gli era stata assegnata. «Si danno mancette a tutti perché questo è un governo colabrodo», riassume Carlo Calenda.

Sul piano tecnico, la questione più complessa è quella del tentativo di creare un fondo per compensare i costi sopportati dai commercianti nelle transazioni elettroniche fino a 30 euro. Lo scopo, politico, è quello di mettere una toppa alla retromarcia imposta dalla Ue sulla soglia dei 60 euro che avrebbe offerto una franchigia sulle sanzioni per gli esercenti quando non accettano i pagamenti digitali. Ma la sua traduzione pratica si rivela complessa. Dopo un tavolo di confronto con «le associazioni di categoria maggiormente rappresentative» degli operatori, un decreto del ministero dell’Economia dovrebbe fissare il «costo giusto» delle commissioni. In caso di superamento, banche e intermediari dovrebbero versare il 50% dell’extracosto al fondo, che poi sarebbe distribuito fra i commercianti e professionisti con fatturato fino a 400mila euro per «ridurre l’incidenza dei costi per tutte transazioni elettroniche di valore compreso tra 0 e 30 euro». Meccanismo dall’apparenza quantomeno complessa. L’idea però ha un successo bipartisan, a cui ancora una volta si sottrae però il Terzo Polo facendo mancare la propria firma.

In fatto di banche, si precisa poi il principio dei limiti ai compensi ai manager degli istituti di credito sottoposti a ricapitalizzazione precauzionale come Monte dei Paschi. Anche a loro si applicherà il tetto che limita i compensi pubblici a 240mila euro lordi annui, più adeguamento periodico sulla base dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Si ferma poi, come previsto, l’attività di indennizzo del Fondo risparmiatori, gli 1,5 miliardi messi a disposizione dal governo Conte 1 per gli indennizzi ai truffati delle banche saltate con la crisi del credito. La commissione tecnica per i ristori resterà in carica comunque fino al 30 giugno per gestire i contenziosi.

Per il resto, prosegue la lunga teoria di interventi minimali. Almeno sul piano generale, mentre i diretti interessati possono trovare qualche misura importante per loro. È il caso del Comune di Roma, che per il 2023 si vede dimezzare da 200 a 100 milioni la somma da versare allo Stato alimentata dalla superaddizionale Irpef per finanziare la gestione commissariale del debito. Il Comune di Milano potrà invece ricevere un contributo annuale fino a 15 milioni dal 2023 al 2027 per compensare i colpi del caro materiali sui lavori della M4 dall’aeroporto di Linate al centro cittadino. E lo stesso aiuto è pensato per il Comune di Napoli, impegnato nell’estensione della rete Trm tra Afragola e la città e il rinnovamento dei treni della metropolitana. A Palermo arrivano invece 2 milioni per la gestione dei servizi cimiteriali.

Qualche novità interviene ancora per l’agricoltura. Viene riscritta la disciplina per i lavoratori agricoli stagionali; la loro attività non potrà superare le 45 giornate all’anno. Non poteva mancare poi una serie di interventi correlati all’attuazione del Pnrr. Il più importante di questi riguarda in particolare il potenziamento delle attività del ministero dell’Istruzione per l’orientamento e le promozione delle competenze Stem. Fissato infine al 2% il tasso di interesse per le rateazioni in caso di ravvedimento speciale.

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