L'esperto rispondeAdempimenti

I genitori detraggono la ristrutturazione della casa del figlio minorenne

di Marco Zandonà

La domanda

Ho in programma di effettuare dei lavori di manutenzione straordinaria dei servizi igienici nell’appartamento di proprietà di mio figlio minore. In tale appartamento solo io e mio figlio abbiamo trasferito la residenza mentre mio marito vi ha solo il domicilio. In qualità di usufruttuari legali, io e mio marito possiamo fruire delle agevolazioni previste per le ristrutturazioni edilizie e per i bonus mobili? Le fatture devono essere intestate ad entrambi o a nome del proprietario (mio figlio minore?)
M.D. – Latina

Come espressamente precisato dall’Amministrazione finanziaria, la detrazione Irpef del 50% per il recupero edilizio delle abitazioni spetta, oltre che al proprietario o detentore dell’immobile, anche ai soggetti titolari di diritti reali sullo stesso, quali il nudo proprietario o l’usufruttuario (articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 3, lettera b, n. 1-4 della legge 27 dicembre, n.205, di bilancio per il 2018; si veda anche la guida al 50% su www.agenziaentrate.it). Per usufrutto, deve intendersi anche quello legale relativo a un immobile intestato al figlio minorenne. Pertanto, anche nell’ipotesi in cui il figlio ha la residenza nell’abitazione (e anche la madre) oggetto dell’intervento, mentre il padre, contitolare dell’usufrutto legale, risiede in altra abitazione, sia il padre, sia la madre hanno diritto alla detrazione Irpef per gli interventi di ristrutturazione (50%) e per l’acquisto dei mobili ed elettrodomestici (50%).

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