Imposte

Abbonamento ai trasporti, il lavoratore detrae solo i costi a suo carico

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di Gianpaolo Sbaraglia e Gabriele Sepio

Costi per l’abbonamento al trasporto pubblico detraibili al netto della quota rimasta a carico del datore. Spetta a quest’ultimo indicare separatamente la spesa sostenuta nella Certificazione unica («Cu») 2019.

È quanto emerge dalla risposta a interpello 280/2019 pubblicata ieri dalle Entrate, in cui il contribuente chiedeva le modalità per certificare e rendere nota all’Agenzia la detrazione spettante per spese di trasporto. In particolare, l’impresa istante ha stabilito un rimborso ai propri dipendenti pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto dell’abbonamento annuale. Il restante 80% resta a carico del lavoratore.

Secondo quanto rilevato dall’amministrazione, la quota sostenuta dal datore non concorre al reddito di lavoro dipendente (articolo 51, comma 2, lettera d-bis, del Tuir), a prescindere dal fatto che le somme erogate dall’impresa coprano o meno l’intero costo dell’abbonamento. Mentre, per la parte della spesa rimasta a carico del lavoratore, la detrazione è del 19%, per un importo massimo di 250 euro (articolo 15, comma 1, lettera i-decies, del Tuir).

Nella «Cu», la quota a carico del datore sarà riportata nella sezione 4, codice 40 e la restante parte della spesa nella sezione «Oneri detraibili», punto 342, con l’indicazione, nel punto 341, del codice 40.

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