Imposte

Accesso su strada e impianti autonomi, così la villetta a schiera accede alla maxidetrazione

La risposta a interpello 328 stabilisce i requisiti in base a cui il fabbricato può essere assimilato all’edificio unifamiliare

di Giuseppe Latour

Le villette a schiera sono completamente assimilate a edifici unifamiliari, nel caso in cui rispettino due requisiti: accesso autonomo su strada e indipendenza funzionale negli impianti. E, per questo, hanno facilitazioni notevoli nell’applicazione del superbonus. A chiarirlo è l’agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 328.

Il caso analizzato riguarda una classica villetta a schiera: autonoma in tutto e libera su tre lati, con una sola parete confinante con un altro immobile. La richiesta del contribuente è se in questo caso sia possibile accedere al nuovo sconto fiscale del 110 per cento.

Per le Entrate, bisogna verificare se la villetta ha tutti i requisiti, indicati dalla legge e dai provvedimenti dell’agenzia, che servono a qualificarla come «edificio unifamiliare». Deve, quindi, essere funzionalmente indipendente (quindi, con impianti di proprietà esclusiva) e disporre «di uno o più accessi autonomi all’esterno».

Per avere un accesso autonomo, è necessario che l’unità immobiliare «disponga di un accesso indipendente non comune ad altre unità immobiliari chiuso da cancello o portone d’ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o giardino di proprietà esclusiva». Insomma, non è possibile avere un accesso in comune con altri.

La valutazione concreta del rispetto di questi due requisiti va fatto caso per caso. Se, però, questi paletti vengono rispettati, e «nel rispetto di ogni altra condizione richiesta dalla norma agevolativa e dell’effettuazione di ogni adempimento richiesto», anche la villetta a schiera può fruire sulle spese sostenute per i suoi interventi del superbonus.

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