Imposte

Accise attente alla tutela ambientale e premiali per gli operatori affidabili

Ricalcolo delle imposte a vantaggio dei prodotti meno inquinanti

Tutela ambientale e premialità per gli operatori affidabili.

Queste sono le due direttrici, già in molte occasioni richieste anche dagli operatori, su cui si muove in materia di accise la delega fiscale, con il superamento effettivo di alcune prassi e disposizioni orami del tutto obsolete.

In particolare, la delega dedica una disposizione alle accise armonizzate e alle imposte nazionali sulla produzione e sui consumi, con specifico riferimento ai prodotti energetici, con meccanismi di ricalcolo delle imposte, da modulare su base premiale per i prodotti meno inquinanti, che si presentano come l’elemento di grande innovazione. In dettaglio, la disposizione riferisce circa la necessità di un riassetto normativo, lavorando sulle aliquote per tenere conto di un regime ambientale finalistico della norma (declinazione del principio “chi inquina paga”).

La copertura di principio di questi interventi risiede invero nella nuova direttiva Accise, per cui si ritiene che le analisi Ue che risultano in parte già svolte possano essere utili per il legislatore e per i connessi tavoli tecnici. Oltre a questo, sono previsti chiarimenti su agevolazioni ed esenzioni (come dovrebbe avvenire per esempio per il settore nautico, diviso tra prassi nazionali e giurisprudenza Ue non coerenti tra loro), alcolici (per esempio e-commerce) e imposte di consumo sui lubrificanti (per esempio classificazione). Dovrebbe poi essere favorita la compliance spontanea degli operatori, con l’introduzione di una facilitazione legata alla compliance soggettiva (analoga all’Aeo - operatore economico autorizzato doganale) alla quale ricondurre benefici e semplificazioni (registri, garanzie e così via); in questo senso, si potrebbe intervenire sulle strette antifrode operate per norma e prassi nell’ultimo quinquennio, estremamente penalizzanti per il business corretto e generatrici ancora di forti contenziosi amministrativi.

Si potrà inoltre insistere sulla telematizzazione per arrivare finalmente, come negli alcolici, al registro Rete e recepire il nuovo regime Ue dei cali e delle eccedenze.

Anche in materia di accise è disposto, poi, un sostanziale intervento in materia di sanzioni. In questo senso si potrà procedere alla loro razionalizzazione e revisione, eliminando o accorpando sanzioni ultronee, di dubbia applicazione, chiarendo aspetti circa la disciplina dei cali, degli omessi pagamenti o accertamenti, ponendo franchigie utili, per esempio, a favorire ipotesi di ravvedimento senza bisogno di avere, comunque e sempre, esiti di carattere penale (esempio premiare il ravvedimento, prevedere franchigie penali per soglie e così via).

I temi accise, poi, entrano nelle regole del Dlgs 231/01, mentre sono innestate nuove disposizioni sui tabacchi ed ipotesi assai gravose di confisca.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©