Accise sulla birra, aliquote ridotte anche nel 2023
Confermato dal decreto Milleproroghe per un altro anno lo sconto sulla produzione dei piccoli e micro birrifici
Il decreto Milleproroghe estende a tutto il 2023 l’aliquota d’accisa ridotta per la birra prodotta sia dai micro birrifici che dai piccoli birrifici: per i primi è prevista l’aliquota ridotta del 50% laddove la produzione annua non superi i 10.000 ettolitri; mentre per i secondi la riduzione dell’aliquota è del 30% o 20% a seconda del volume della produzione (fino a 30.000 ettolitri annui o fino a 60.000 ettolitri annui).
Inoltre, è prevista un’ulteriore riduzione d’accisa, che passa da 2,99 euro a 2,97 euro per ettolitro e per grado Plato per tutto il 2023, con ulteriore ritorno all’accisa ordinaria dal 1° gennaio 2024.
Le aliquote ordinarie sono state ripristinate dal 1° gennaio 2023, posto che l’articolo 1, comma 986, della legge 234/2021 aveva previsto unicamente per l’anno 2022 un’imposizione ridotta per la birra prodotta nei birrifici di limitate dimensioni.
Tale ristretta applicazione temporale era stata prevista a seguito dei rilievi formulati dalla Ragioneria dello Stato, che, a fronte di una stima di minor gettito per circa 10,5 milioni di euro, aveva imposto una portata limitata del beneficio. E invece, con il decreto Milleproroghe 198/2022, il legislatore ha nuovamente esteso i benefici per il settore dei birrifici con produzione ristretta.
Lo scopo è quello di assicurare uno sviluppo del comparto italiano della birra che negli ultimi anni ha visto un incremento dei costi della produzione, legati non solo all’aumento dell’energia, ma anche degli imballaggi e delle materie prime. Infatti, a causa dei cambiamenti climatici e della siccità registrata nel 2022, la raccolta dell’orzo per il malto è stata ridotta di oltre un terzo, con evidente incremento dei costi produttivi. Il tutto, per un settore economico in forte espansione che oggi vale circa 9,5 miliardi di euro.
Il rimborso
Nella nuova disposizione normativa vengono anche fissate le modalità di rimborso della maggiore accisa versata sui quantitativi di birra immessi in consumo nel periodo tra il 1° gennaio e l’entrata in vigore del decreto Milleproroghe: i soggetti obbligati dovranno presentare all’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, un’istanza di rimborso mediante accredito dell’accisa a scomputo dei successivi versamenti dell’accisa dovuta.
La comunicazione via Pec
Ai fini delle aliquote d’accisa ridotte si applicano le disposizioni dei decreti del ministero dell’Economia e delle finanze del 4 giugno 2019 e del 21 marzo 2022: il soggetto obbligato dovrà comunicare via Pec all’agenzia delle Dogane e dei Monopoli territorialmente competente, entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto Milleproroghe in Gazzetta Ufficiale, gli estremi della licenza fiscale e il volume stimato di produzione di birra dell’anno 2023, che deve comunque rispettare i limiti quantitativi previsti dalla normativa.
L’intervento agevolativo è sicuramente di pregio per un settore in forte espansione e gravemente colpito dall’incremento dei costi produttivi. Tuttavia, le proroghe sistematiche delle riduzioni d’aliquota non sembrano introdurre un vero supporto all’intera filiera sarebbe certamente più opportuno un ripensamento generale dell’intero sistema impositivo, in modo tale da renderlo sostenibile per i contribuenti.