Adempimenti

Acconti alla volata finale: niente rischi per chi versa al 60%

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di Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi

Countdown finale per il secondo acconto. Scade il prossimo 2 dicembre il termine ultimo per effettuare il versamento della seconda o unica rata delle imposte dirette dell’Irap e dei contributi previdenziali (Inps) dovute per il periodo di imposta 2019. Si avvia così idealmente alla conclusione un periodo decisamente travagliato per quanto attiene ai versamenti fiscali, iniziato con la proroga al 30 settembre per i soggetti Isa al quale ha fatto seguito l’ultima modifica introdotta dal decreto fiscale (articolo 58 del Dl 124/2019) che ha di fatto rimodulato le regole per il versamento del secondo acconto sempre per i contribuenti soggetti agli Isa.

In tale contesto l’agenzia delle Entrate è dovuta intervenire per ben due volte, la prima con la risoluzione 64/2019 e la seconda con la risoluzione 93/2019 (in relazione al versamento del secondo acconto) al fine di chiarire i contorni applicativi di una normativa decisamente poco chiara specie nell’individuare i soggetti effettivamente interessati dai relativi provvedimenti.

Tornando al versamento del secondo acconto, in primo luogo va evidenziato che, coloro che non avessero adeguato il conteggio sulla scorta delle nuove regole introdotte dall’articolo 58 del decreto legge fiscale collegato alla manovra 2020 (la cui legge di conversione è all’esame del Parlamento) non incorrono in alcun errore. Costoro, infatti, avranno eventualmente versato un importo più elevato a titolo di acconto da potersi tranquillamente scomputare in occasione del saldo in vista del prossimo pagamento a fine giugno 2020 (salvo proroghe).

Si ricorda infatti che il citato provvedimento, per i richiamati soggetti Isa, prevede che rimanga “salva” la prima rata di acconto pagata in misura pari al 40% (non occorre in ogni caso integrare il pagamento a suo tempo effettuato) affermando che il secondo acconto è dovuto nella misura del 50% (anziché del 60%). In ogni caso in ipotesi di versamento in un’unica soluzione entro il 2 dicembre 2019 (soggetti “solari”), l’acconto è dovuto in misura pari al 90 per cento.

Sotto il profilo oggettivo, è utile ricordare che, la riduzione al 50% della seconda rata di acconto si applica, oltre che all’Irpef, all’Ires e all’Irap, anche all’imposta sostitutiva per il regime forfettario e alle altre imposte sostitutive per le quali si praticano i criteri Irpef di versamento dell’acconto, quali, ad esempio:

la cedolare secca di cui all’articolo 3 del Dlgs 23/2011;

I’Ivafe di cui all’articolo 19, commi 18-22, del Dl 201/2011;

l’Ivie di cui all’articolo 19, commi 13-17, del Dl 201/2011.

Va sottolineato come, in questi casi, si deve trattare di imposte che interessano la dichiarazione dei redditi di un soggetto Isa. Va da sé, quindi, che il secondo acconto riguardante la cedolare secca di un contribuente privato (non Isa) non incontra alcuna riduzione.

Nessuno sconto invece, viene accordato per i secondi acconti riguardanti l’Inps. Pertanto, indipendentemente dal fatto che si tratti di soggetti Isa o meno, sia per quanto attiene la gestione separata (le rate di acconto sono pari entrambi al 40% del contributo dovuto sul reddito di lavoro autonomo professionale dell’anno precedente), sia per quanto riguarda i contributi dovuti da commercianti e artigiani (due rate di acconto di uguale importo pari al complessivo 100% dovuto), aliquote e percentuali non saranno in alcun modo ridotte.

Infine, per quanto riguarda le nuove regole in tema di modello F24 introdotte dal decreto fiscale (articolo 3 del Dl 124/2019) destinate ai contribuenti privati, si ricorda che le medesime disposizioni «si applicheranno solo dall’anno prossimo». Pertanto le deleghe in scadenza il prossimo 2 dicembre sono utilizzabili ancora secondo le vecchie regole, per cui ad esempio gli F24 che presentano un saldo positivo, sebbene contenenti una compensazione, possono continuare a essere versati anche ricorrendo ai servizi di home banking.

I precedenti approfondimenti in vista delle scadenze del 2 dicembre

Il quadro RW, gli investimenti all’estero e/o le attività estere di natura finanziaria (clicca qui per leggerlo)
di Monica Laguardia e Marco Piazza - Tratto da Plus Plus 24 Fisco

Modello Redditi Enc 2019 (clicca qui per leggerlo)
di Lucia Di Giovanni - Tratto da «La settimana fiscale»

Visto di conformità anche per i crediti da fusione (clicca qui per leggerlo)
di Antonio Di Tella e Gianluca Settepani

Modello Redditi Società di persone (clicca qui per leggerlo)
di Saverio Cinieri - Tratto da I Focus fiscali

La rinuncia alla rottamazione riaccende la riscossione (clicca qui per leggerlo)
di Luigi Lovecchio

Pace fiscale, non solo cartelle: dalle liti ai Pvc tutte le rate in scadenza il 2 dicembre (clicca qui per leggerlo)
di Salvina Morina e Tonino Morina

Modello Consolidato 2019 (clicca qui per leggerlo)
di Pietro Sacchetta - Tratto da La Settimana Fiscale

Dichiarazione e versamenti Irap (clicca qui per leggerlo)
di Studio associato Cmnp - Tratto da Sistema Frizzera

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