Adempimenti

Ace ridotta nel modello Redditi 2018

di Luca Gaiani

Il modello Redditi SC 2018 imbarca la nuova aliquota Ires del 24% e il depotenziamento dell’Ace con il calo del coefficiente dal 4,75% all’1,6%. Le istruzioni definitive ai modelli delle società di capitali e di persone, approvate dall’agenzia delle Entrate con un provvedimento di ieri, ricordano anche le diverse ricadute fiscali dei nuovi principi contabili, come disciplinate dal Dm 3 agosto 2017. Al via anche le nuove modalità di opzione in dichiarazione per il patent box dal 2017 e il monitoraggio per chi utilizza il regime con riferimento ai marchi di impresa.

Ace scende all’1,60%

La principale novità nella dichiarazione dei redditi delle società di capitali, che è stata approvata ieri dalle Entrate, è certamente costituita dalla riduzione della aliquota Ires al 24%. Riduzione a cui fa però da contraltare un significativo depotenziamento dell’incentivo alla capitalizzazione Ace il cui coefficiente, come ricordano le istruzioni al quadro RS, scende all’1,60%. Per il 2017, cioè, ogni milione di incremento patrimoniale rilevante genera una deduzione di 16mila euro e una minore imposta di 3.840 euro contro 13.062 euro del 2016.

Il modello delle società di capitali richiama le novità introdotte dal Dm 3 agosto 2017 che ha sostituito le precedenti disposizioni attuative dell’agevolazione, disciplinando anche le ricadute della adozione dei nuovi principi contabili Oic in vigore dal bilancio 2016. Le istruzioni ricordano che nel calcolo degli utili destinati a riserva sono rilevanti le rettifiche operate per la prima adozione dei principi contabili con riguardo alla eliminazione di costi di ricerca e pubblicità non capitalizzabili e all’utilizzo del criterio del costo ammortizzato. Non assumono invece rilevanza le riserve formate con utili derivanti dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati e quelle da plusvalenze iscritte per effetto di conferimenti di azienda o di rami di azienda. Quest’ultima innovativa disposizione, introdotta dall’articolo 5, comma 8, del citato Dm, ha peraltro efficacia solo dall’esercizio 2018 come chiarito dalla Relazione ministeriale esattamente come le nuove norme antielusive estese alle operazioni con società estere del gruppo (articolo 10 del Dm). Per queste ultime, come confermato dalla circolare 26/E/2017 sono fatti salvi i comportamenti tenuti dai contribuenti nelle dichiarazioni dei redditi riferite agli anni dal 2011 al 2017 anche se non coerenti con le nuove disposizioni. È comunque possibile, come chiarito dalla circolare 26/E/2017, tenere conto anticipatamente delle nuove disposizioni antielusive nella dichiarazione relativa al 2017, purché la applicazione delle stesse sia integrale e cioè riguardi in toto il nuovo articolo 10.

Nuovi quadri per il patent box

Sia il modello SC che quello delle società di persone accolgono anche nuovi quadri riguardanti il patent box (detassazione del reddito dei beni immateriali).

Innanzitutto, nel quadro OP è inserita la scheda per l’opzione per il regime con decorrenza dall’esercizio 2017, opzione che invece, per il 2015 e il 2016, si esercitava mediante una distinta comunicazione telematica. Le istruzioni ricordano peraltro che per i contribuenti che agevolano beni ad utilizzo diretto l’opzione assume efficacia solo dall’esercizio in cui è presentata la richiesta di ruling ai sensi dell’articolo 31-ter, comma 6, del Dpr 600/1973.

Nel quadro RS di entrambi i modelli è stato infine introdotto il nuovo prospetto “Grandfathering” per effettuare il monitoraggio delle imprese che, nel 2015 o nel 2016, hanno avviato il patent box con riguardo ai marchi, beni per i quali non è più possibile esercitare l’opzione in conformità alle prescrizioni dell’Ocse.

Modello Redditi 2018 Società di capitali

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