Imposte

Addio al patent box, per i brevetti tassazione integrale dei redditi

Superdeduzione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo cumulabile con il tax credit

di Luca Gaiani

Va in pensione il patent box e arriva la super deduzione del 110% per i costi di ricerca e sviluppo relativi ai beni immateriali.

Il comma 10 della legge Bilancio 2022 conferma l’abrogazione del regime agevolato per il reddito derivante dall’utilizzo di intangibili operata dal decreto fisco lavoro collegato alla manovra (Dl 146/2021), ma ne fissa opportunamente la decorrenza a partire dalle opzioni riguardanti il quinquennio 2021-2025.

L’addio alla detassazione

Il testo definitivo della legge di Bilancio conferma, nonostante le diffuse critiche del mondo delle imprese, l’abolizione del patent box disposta dall’articolo 6 del Dl 146/2021. Il regime, che consentiva di detassare il 50% della quota parte del reddito di impresa ascrivibile all’utilizzo di taluni beni immateriali, avrà, come ultimo periodo di validità, il quinquennio 2020-2024.

La legge di Bilancio, correggendo l’impreciso testo del decreto fisco-lavoro, stabilisce infatti la validità delle opzioni per il 2020, anche se comunicate, mediante compilazione del quadro OP del modello di dichiarazione dei redditi, dopo il 22 ottobre 2021, data di entrata in vigore della norma.

Con riferimento al regime ora abrogato, la risposta a interpello 870/2021 delle Entrate ha affermato che, nel caso di fruizione delle detassazioni annuali in unica soluzione (nel caso 2015-2019), le variazioni vanno inserite nella dichiarazione riferita all’anno di stipula del ruling (nel caso, 2021: modello Redditi 2022) e non possono essere anticipate a quella precedente (modello Redditi 2021) anche se l’accordo è stato sottoscritto prima della presentazione della dichiarazione (ad esempio a ottobre 2021). In realtà, come sostenuto dalla società istante, la circolare 11/E/2016, paragrafo 3.1.5., giungeva a diversa conclusione, consentendo (per un ruling firmato nel 2017) di inserire nella dichiarazione presentata in quell’anno sia la deduzione 2016 che quella del 2015, senza dunque attendere il modello del 2018.

La super deduzione del 110%

Il sostegno alla valorizzazione dei beni immateriali si affiderà, dal 2021, ad una maggiorazione, portata al 110%, della deduzione fiscale dei costi di ricerca e sviluppo riguardanti tre tipologie di beni immateriali: software protetto da copyright, brevetti, disegni e modelli. In attesa di conoscere l’esatto contenuto delle spese agevolabili, va segnalata l’uscita di scena, dal novero degli intangibili incentivati, dei marchi (che erano inclusi dal decreto fisco-lavoro) e del know-how (che era ricompreso anche nel patent box).

Per aumentare l’appeal del nuovo regime, la legge di bilancio elimina il divieto di cumulare la super deduzione con il tax credit R&S della legge 160/2019. Il risparmio effettivo di imposte, con la deduzione del 110% e senza il descritto divieto di cumulo, diventa così pari al 30,7% della spesa (oltre a quello derivante dalla imputazione del costo al conto economico).

Rientrano nella super deduzione anche i costi per attività di ricerca e sviluppo preventive che si traducono nella creazione di un intangibile oggetto di registrazione, potendosi recuperare retroattivamente con il 110% tutte le spese sostenute negli otto anni precedenti all’ottenimento di un titolo di privativa industriale.

La super deduzione richiede una opzione quinquennale, irrevocabile e rinnovabile. Chi ha avviato le domande per il patent box e non ha ancora sottoscritto il ruling con le Entrate (ad esempio opzioni 2020-2024) potrà decidere di abbandonare il regime e applicare la super deduzione, che però, stando alla norma, coprirà solo le spese dal 2021 in avanti.

È infine prevista la possibilità di predisporre una apposita documentazione per evitare sanzioni in caso di accertamento.

LE MODIFICHE

Com’era

Le imprese che utilizzano beni immateriali in via diretta (vendita di beni e prodotti avvalendosi di intangibili propri) o in via indiretta (concessione in licenza a terzi a fronte di royalties) potevano, optando per il patent box, sottrarre dall'imponibile Ires e Irap il 50% della parte di reddito derivante da tale utilizzo. Il criterio di calcolo della quota parte di reddito agevolabile, nel caso di utilizzo “interno” doveva essere preventivamente concordato in un ruling con le Entrate. Dal 2019 era ammesso un calcolo fai da te, predisponendo una corposa documentazione di supporto

Come sarà

Dal quinquennio 2021-2025 non sono più possibili opzioni per il patent box e il reddito derivante dagli intangibili sarà tassato ordinariamente. Si potrà applicare, su opzione quinquennale, una maggior deduzione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo riguardanti software, brevetti e disegni e modelli. Non sono, invece, agevolabili i marchi (già esclusi dal patent box) e il know-how. Ogni 100 euro spesi in attività agevolabili, se ne dedurranno 210, con un risparmio fiscale aggiuntivo del 30,7% e con possibile cumulo con il tax credit ricerca e sviluppo. Per i costi sostenuti in vista della creazione di un intangibile registrato si potrà applicare il 110% agli oneri sostenuti negli otto anni precedenti

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