Controlli e liti

Agenzie fiscali, parte la riorganizzazione

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di Marco Mobili e Giovanni Parente

Era il tassello mancante per far partire la riforma interna delle strutture centrali delle Entrate. Con l’emendamento alla manovra presentato dal Pd e approvato nella notte tra martedì e mercoledì in commissione Bilancio alla Camera, si sblocca la partita per la riorganizzazione delle agenzie fiscali. Arrivano, infatti, sia il concorso per dirigenti sia un’articolazione diversa attraverso la creazione di figure semidirigenziali come le posizioni organizzative di elevata responsabilità (Poer), ad alta professionalità (Poap) e a particolare specializzazione (Pops). In un quadro che vede un’ulteriore estensione – stavolta fino al 31 dicembre 2018 – delle posizioni organizzative temporanee (Pot), create nell’estate 2015 dopo lo stop della Consulta a circa 800 funzionari incaricati di funzioni dirigenziali per evitare il collasso degli uffici in attesa dei concorsi da dirigenti che finora non si sono mai conclusi in una guerra infinita di ricorsi e controricorsi alla giustizia amministrativa. Con un colpo a sorpresa che consente alle agenzie fiscali di uscire dalla stretta imposta dalla spending review datata 2012 che aveva previsto il taglio di numerose posizioni dirigenziali e il rispetto di parametri stringenti nel rapporto tra dirigenti e il resto del personale. E che nella pratica si traduce nella possibilità di tornare a bandire concorsi ampi per dirigenti.

A queste condizioni, quindi, potrà partire nel prossimo anno (anche se probabilmente non da gennaio) il riassetto delle strutture centrali dell’agenzia delle Entrate con la creazione di due nuove divisioni (una dedicata ai servizi e l’altra ai contribuenti) a cui faranno capo due vicedirettori. Riassetto su cui si è ormai formato il silenzio-assenso da parte del ministero dell’Economia. E con ogni probabilità sarà il primo comitato di gestione delle Entrate a gennaio, visto che in quello di ieri a quanto risulta ufficialmente il dossier non è stato trattato, ad affrontare il delicato fronte delle nomine nei nuovi posti di vertice e delle direzioni centrali.

Tornando all’emendamento alla manovra che ha un campo d’azione più ristretto rispetto a quanto ipotizzato al Senato, l’amministrazione finanziaria può ricorrere ai risparmi di spesa già conseguiti con il taglio dei dirigenti per assegnare ai funzionari interni con almeno cinque anni di esperienza posizioni organizzative di elevata responsabilità, di alta professionalità o a particolare specializzazione . Il tutto con una selezione interna che tenga conto delle conoscenze professionali, delle capacità tecnico-gestionali e delle valutazioni conseguite in passato. Con questi incarichi i funzionari potranno sottoscrivere atti, provvedimenti amministrativi compresi quelli che impegnano l’Agenzia verso l’esterno: quindi anche gli accertamenti e i ricorsi. Le nuove posizioni organizzative potranno avere diversi gradi di responsabilità a cui corrisponderanno differenti livelli retributivi. E in caso di valutazione positiva del risultato annuale conseguito potranno arrivare anche i premi di risultato.

Per provare a chiudere una volta per tutte la questione degli incaricati arriva anche la chance per le agenzie di bandire concorsi per titoli ed esami dove i titoli verranno valutati secondo i criteri definiti con i bandi di gara mentre gli esami consisteranno in una prova scritta tecnico-pratica e in un orale. Ci sarà una prova preselettiva con test a risposta chiusa se il numero di candidati è superiore a quello messo a bando. Prova da cui sono esonerati i candidati che alla data del bando hanno svolto per almeno due anni funzioni dirigenziali ovvero abbiano ricoperto incarichi di elevata responsabilità, ad alta professionalità o particolare specializzazione oppure sono stati assunti con concorso e in servizio nelle agenzie fiscali con almeno dieci anni di anzianità nella terza area, senza demerito. Inoltre il 50% dei posti messi a concorso potrà essere riservato al personale in servizio nelle agenzie fiscali con almeno dieci anni di anzianità.

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