Imposte

Agevolabile anche la formazione

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di Alessandro Sacrestano

Il voucher per la digitalizzazione è fruibile per l’acquisizione di software , hardware e servizi specialistici finalizzati a:

•migliorare l’efficienza aziendale;

•modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;

•sviluppare soluzioni di e-commerce;

•fruire della connettività a banda larga e ultralarga;

•collegarsi alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;

•realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo dell’Information and communication technology.

In particolare, è proprio l’ultima fattispecie a creare qualche problema interpretativo. Nel dettaglio, il ministero dello Sviluppo economico ha voluto chiarire che le spese relative a tale ambito sono ammissibili solo se attinenti ai fabbisogni formativi strettamente correlati ai primi quattro ambiti di attività: e quindi l’efficienza aziendale, l’organizzazione del lavoro, e-commerce, connessione a banda larga e ultralarga. La precisazione, comunque, lascia ancora qualche perplessità.

Ad esempio, un’impresa che produce soluzioni software potrebbe sfruttare il voucher per agevolare un percorso formativo su specifiche competenze tecniche da impiegare nei processi produttivi?

Potrebbero inquadrarsi anche tali ultimi interventi fra quelli finalizzati a migliorare l’efficienza aziendale?

Si ritiene di poter dare una risposta positiva a tale domanda, atteso che sarebbe alquanto difficile creare una distinzione operativa fra la formazione destinata alla digitalizzazione dei processi interni di organizzazione da quella che consente l’impiego di tecniche produttive più efficienti.

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