Agevolazioni per le dichiarazioni dei redditi 2025: pubblicati i vademecum tematici delle Entrate
Pronte le raccolte elaborate dall’Agenzia che raccolgono e organizzano per argomento i documenti di prassi
L’agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida «Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2025» che raccoglie in un unico documento le disposizioni normative e le indicazioni di prassi. La guida è strutturata in capitoli tematici e ha lo scopo di aiutare Caf, professionisti e singoli contribuenti ad orientarsi tra le agevolazioni che entrano nella dichiarazione dei redditi di quest’anno.
In particolare viene fatta una disanima delle ritenute, degli oneri detraibili e deducibili, dei crediti di imposta, delle erogazioni liberali e delle detrazioni pluriennali relative a spese per interventi edilizi. Previsto anche un focus sui documenti che i contribuenti devono presentare a Caf e professionisti abilitati e sulle regole che questi ultimi devono osservare nella loro conservazione.
L’obiettivo di questa guida – si legge nella premessa - è offrire uno strumento unitario che garantisca un’applicazione uniforme delle norme sul territorio nazionale. Il documento, strutturato in 13 sezioni, costituisce, infatti anche una bussola per tutti gli uffici dell’amministrazione finanziaria, con lo scopo di orientare in maniera uniforme le attività tipiche della fase di controllo formale delle dichiarazioni.
La prima delle sezioni tematiche è dedicata agli aspetti generali (tra cui rientrano il visto di conformità e i redditi e le ritenute certificate dai sostituti d’imposta). Le altre sezioni riguardano:
- le spese sanitarie;
- gli interessi sui mutui;
- le spese di istruzione;
- le erogazioni liberali;
- i premi di assicurazione;
- i contributi previdenziali e assistenziali;
- le altre detrazioni e deduzioni;
- i crediti d’imposta;
- il recupero patrimonio edilizio;
- la riqualificazione energetica;
- i bonus mobili ed elettrodomestici;
- il superbonus.
Interoperabilità tra sistemi per evitare i blocchi informatici delle Entrate
a cura di Roberto Bellini, direttore generale AssoSoftware