Adempimenti

Aggiornamento per 87 Isa, il decreto in «Gazzetta»: meno margini per le anomalie

Il Dm Economia del 2 febbraio recepisce le modifiche approvate dalla Commissione degli esperti

Approda sulla «Gazzetta Ufficiale» del 19 febbraio il decreto con l’aggiornamento di 87 Isa (22 per le manifatture; 37 per i servizi; 21 per il commercio; 5 per i professionisti) per l’anno d’imposta 2020. Il Dm Economia del 2 febbraio recepisce infatti il restyling approvato dalla Commissione degli esperti il 18 dicembre 2020 per 87 indicatori (86 erano stati elaborati nel 2018 e uno nel 2019) sui 175 applicati per il periodo d'imposta 2019. Una modifica che, come anticipato (si veda l’articolo), impatterà su una platea potenziale di 1,2 milioni di partite Iva. Potenziale perché un altro Dm Economia del 2 febbraio (pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 9 febbraio) ha tenuto conto dell’emergenza Covid e della crisi economia collegata sancendo l’esclusione - pur rimanendo la compilazione a fini statistici - per le attività che rientrano in tre macro-categorie (si rinvia agli articoli sugli Isa in questo Speciale di NT+ Fisco):

1) calo di ricavi o compensi del 33% rispetto al periodo d’imposta precedente;

2) apertura della partita dal 1° gennaio 2019;

3) attività in uno degli 85 codici Ateco che hanno maggiormente risentito delle restrizioni antipandemiche: come, ad esempio, ristoranti, bar, pasticcerie ma anche piscine, palestre e commercio al dettaglio di abbigliamento o calzature.

Meno spazio alle anomalie

In ogni caso l’effetto Covid viene considerato anche su un minor impatto delle anomalie. Il decreto che approva il restyling degli 87 Isa prevede infatti all’articolo 4, comma 11, che «per il periodo di imposta 2020, non forniscono esiti di anomalia gli indicatori elementari di anomalia, elaborati al fine di evidenziare incongruenze riconducibili ad ingiustificati disallineamenti tra le informazioni dichiarate nei modelli di rilevazione dei dati per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale e le informazioni diverse da quelle fiscali, di seguito individuate: anagrafica, dichiarazioni fiscali presentate all’agenzia delle Entrate, versamenti effettuati, atti registrati, studi di settore, rimborsi, comunicazioni dei prospetti di liquidazione trimestrali dell’Iva, crediti Iva e agevolazioni utilizzabili in compensazione, dichiarazioni di condono e comunicazioni di concordato, informazioni sullo stato di iscrizione al Vies, comunicazioni inviate da e all’agenzia delle Entrate».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©