Agrisolare, le domande per investire nel fotovoltaico
1In sintesi
Con la pubblicazione dell’avviso del 21 luglio scorso, recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici, il ministero dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle foreste posiziona i blocchi di partenza per imprese e cooperative agricole, anche in forma associata, e imprenditori agroindustriali che vogliano accedere al fondo perduto messo a disposizione dal bando Parco Agrisolare.
Il bando 2023, che contiene diverse novità prevede lo stanziamento di risorse pari ad 1 miliardo di euro per realizzare impianti fotovoltaici a uso produttivo e segue le regole definite dal Ministero nel Dm 19 aprile 2023.
Il termine per l’invio della proposta al fine di beneficiare dei contributi stanziati decorre dalle ore 12 del 12 settembre prossimo e scade alle ore 12 del 12 ottobre 2023.
2
L’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività delle imprese beneficiarie.
Con il decreto ministeriale 19 aprile 2023 vengono programmate le residue risorse (articolo 3) della misura “Parco Agrisolare” per un importo di circa 1 miliardo di euro.
Si ricorda, infatti, che l’anno scorso era stato pubblicato un primo bando con lo stanziamento di una prima parte di risorse.
Come segnalato dal comunicato stampa che ha accompagnato la pubblicazione del bando, le novità rispetto al precedente possono così essere sintetizzate:
• incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo;
• introduzione della nuova fattispecie di “autoconsumo condiviso”;
• partecipazione di imprese in forma aggregata;
• possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto;
• raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100mila euro per dispositivi di ricarica fino a 30mila euro;
• spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000 euro.
3
L’elenco pubblicato sul sito del Ministero:
• cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del Dlgs 228/2001;
• i soggetti di cui alle precedenti lettere a), b) e c) costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (Ati), raggruppamenti temporanei di impresa (Rti), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (Cer).
4L’intensità dell’aiuto e le spese ammissibili
Agli interventi realizzati è riconosciuto un finanziamento in conto capitale con un’intensità di aiuto massima, rispetto alle spese ammissibili, che varia in relazione al settore in cui opera il soggetto beneficiario e (in taluni casi) in funzione alla tipologia di intervento.
Ad esempio, con riferimento alle imprese che operano nel settore della produzione primaria, l’intensità massima di aiuto concedibile è pari all’80% delle spese ammissibili; per gli interventi da realizzare dalle imprese attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, l’intensità massima riconoscibile è pari al 30% delle spese ammissibili, ecc.
Per richiedere il contributo, l’impianto fotovoltaico deve essere di nuova costruzione e con potenza di picco complessiva non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.
In caso di realizzazione del potenziamento di un impianto esistente, il contributo da riconoscere verrà definito sulla base dei costi sostenuti esclusivamente per la realizzazione della nuova sezione.
Si ricorda che l’avvio dei lavori deve essere successivo alla data di presentazione della domanda da parte del soggetto beneficiario.
Il realizzo, il collaudo e la rendicontazione degli interventi deve avvenire entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei destinatari delle risorse e comunque entro il 30 giugno 2026. Per il dettaglio delle spese ammissibili e dei requisiti tecnici che gli impianti devono avere al fine di beneficiare delle misure del bando è necessario consultare il regolamento operativo.
5Il requisito dell’autoconsumo
Il nuovo bando, rispetto al precedente, elimina parzialmente il limite dell’autoconsumo.
Per le aziende agricole di produzione primaria, possono essere ammessi ai contributi previsti dal decreto “Parco Agrisolare” esclusivamente i progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici la cui energia elettrica prodotta sarà destinata a soddisfare l’autoconsumo o, si legge nel nuovo bando, l’autoconsumo condiviso.
Si intende soddisfatto il requisito di autoconsumo se la capacità produttiva annua dell’impianto o degli impianti non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.
Per l’autoconsumo condiviso, il fabbisogno energetico da considerare è quello di tutti i soggetti beneficiari e le aziende che costituiscono l’aggregato devono ricadere tutte nella stessa categoria.
6Come accedere
Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, con l’avviso pubblico emanato in data 21 luglio 2023 ha approvato il regolamento operativo Parco Agrisolare che definisce le modalità e le specifiche tecniche di presentazione e valutazione delle Proposte di ammissione ai contributi previsti dal nuovo decreto.
Le proposte, redatte in conformità alle istruzioni del regolamento operativo, dovranno essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma informatica (anche Portale) predisposta dal Gse, accessibile attraverso l’area clienti del Gse, a decorrere dalle ore 12 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12 del giorno 12 ottobre 2023.
Per poter accedere al portale, il soggetto beneficiario, qualora non sia già registrato, deve preliminarmente registrarsi, al fine di creare il profilo Operatore, sul sito del Gse nella sezione “Area clienti” (areaclienti.gse.it) e, solo dopo, richiedere il servizio “Agrisolare” attraverso il quale è possibile procedere alla presentazione della proposta.
In caso di conclusione dell’istruttoria con esito positivo, verrà inviato al soggetto beneficiario un provvedimento di accoglimento oppure di esclusione in caso di mancato rispetto dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dal decreto.