Professione

Aiuti Covid e dichiarazione sostitutiva, commercialisti in pressing per la proroga al 30 settembre

I commissari straordinari lanciano l’allarme per l’accavallarsi di scadenze e adempimenti

di Federica Micardi

Commercialisti in pressing per l’ennesimo adempimento a cui sono chiamati. Si tratta della dichiarazione sostitutiva relativa agli aiuti Covid erogati dallo Stato che deve attestare il rispetto dei massimali e delle condizioni stabilite nel Temporary Framework. La dichiarazione deve essere inviata all’agenzia delle Entrate entro il 30 giugno. Un termine che che, secondo i commissari che attualmente guidano il Consiglio nazionale (Rosario Giorgio Costa, Paolo Giugliano e Maria Rachele Vigani) deve essere spostato almeno al 30 settembre.

I commissari fanno presente che la categoria è in un momento «denso di scadenze», tra cui ricordiamo i versamenti di saldi e acconti relativi alle imposte sui redditi e all'Irap e l’acconto Imu, e che gli studi professionali rischiano di andare in tilt.

Con un provvedimento delle Entrate del 27 aprile è stato approvato il modello di dichiarazione sostitutiva e sono state definite le regole, i termini di presentazione e le modalità di restituzione volontaria degli importi in caso di superamento dei massimali.

Si tratta, denunciano i commissari dell’ennesimo adempimento straordinario a carico degli operatori economici e dei professionisti che li assistono.

«L’autodichiarazione da tramettere all’agenzia delle Entrate – proseguono i commissari - richiede, il monitoraggio complessivo di tutti gli aiuti di Stato fruiti da ciascun contribuente durante l’intero periodo emergenziale, per cui la sua compilazione necessita di particolare cautela e attenzione – considerate le responsabilità, anche penali, derivanti dal rilascio di dichiarazioni mendaci –, ma anche di un tempo adeguato per consentire ai commercialisti di effettuare l’adempimento per conto di tutti i loro clienti con la dovuta diligenza professionale».

I commissari fanno inoltre presente che in un’ottica di sempliicazione sarabbe il caso di evitare di chiedere di indicare gli aiuti erogati dalla stessa agenzia delle Entrate o della cui fruizione l’Agenzia abbia già avuto conoscenza per effetto di precedenti adempimenti da parte del contribuente.

Da qui la richiesta di una proroga successiva alle estate e «comunque non prima del 30 settembre».

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