Adempimenti

Aiuti a fondo perduto tra ritocchi e attesa per il decreto Sostegni-bis

Piccoli passi sull’estensione dei contributi a fondo perduto nella conversione in legge del Dl Sostegni

Piccoli passi sull’estensione dei contributi a fondo perduto nella conversione in legge del Dl Sostegni (Dl 41/2021). La nuova apertura alle cosiddette start up, come le altre misure di sostegno contenute nella legge di conversione, non appaiono particolarmente incisive.
Inoltre, a pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione dell’istanza per accedere al contributo a fondo perduto disciplinato dall’articolo 1 del Dl 41/2021 (termine fissato al 28 maggio prossimo), non sembrano ancora risolti tutti i problemi di coloro che si sono visti sospendere il riconoscimento del bonus dalle Entrate per l’emersione di anomalie tra i dati inerenti il fatturato comunicato nell’istanza e quelli riscontrati dal sistema di controllo fiscale del Fisco.

Conversione del Dl Sostegni
In tema di contributo a fondo perduto alla generalità delle partite Iva, la legge di conversione non ha apportato modifiche se non la previsione che il bonus non può mai essere oggetto di pignoramento.
L’unica novità da segnalare è che è stato previsto un contributo a fondo perduto specifico alle imprese che hanno attivato la partita Iva nel corso del 2018 laddove l’attività sia effettivamente iniziata (risultanze dal registro imprese) nel corso del 2019. Il contributo è quantificato nella misura massima di 1.000 euro e non è condizionato al fatto che vi sia stato il calo minimo del 30% tra il fatturato medio mensile del 2020 e quello del 2019.
La modestia dell’aiuto riferita sia alla misura del contributo sia alla ristretta platea dei soggetti interessati è testimoniata dallo stanziamento per la copertura finanziaria del nuovo bonus che è pari a soli 20 milioni di euro su base nazionale. In pratica, quindi, si stima che saranno circa 20mila i soggetti interessati alla domanda per la quale, ad ogni buon conto, occorre attendere un provvedimento specifico.
Ben più significativa, ma in senso negativo, è la conferma dell’azzeramento del contributo a fondo perduto che era stato previsto dal Dl Ristori, per gli operatori economici con sede operativa nei centri commerciali. Il bonus era stato pensato per ristorare in maniera specifica coloro che, in conseguenza delle chiusure al pubblico disposte per queste strutture per combattere la diffusione dell’epidemia su base nazionale (e quindi a prescindere dal “colore” dei territori), hanno subìto specifici e gravi danni economici. Costoro, al momento, si devono accontentare (eventualmente) di rientrare nell’area applicativa del contributo “generale” rispettando i requisiti previsti.
In sede di conversione va segnalato che è stato previsto anche un rifinanziamento di 50 milioni di euro del fondo destinato all’erogazione di contributi a fondo perduto per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche che hanno sospeso l’attività sportiva (articolo 14-bis).

Le istanze in attesa

A distanza di pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle domande, sono diversi i soggetti ancora in attesa di conoscere l’esito dell’esame dell’istanza presentata. Alcune domande, infatti, sono sospese in quanto il sistema di controllo non è in grado di verificare la quadratura tra il dato di fatturato e corrispettivi comunicato e quello che risulta dai dati in possesso del Fisco. Il caso tipico è quello che riguarda i contribuenti non tenuti a trasmettere periodicamente le informazioni inerenti alle operazioni attive Iva alle Entrate (Lipe) come i forfettari e gli enti che si avvalgono di regimi fiscali agevolati.

Al momento, nemmeno con la circolare 5/E di venerdì scorso, sono state diramate istruzioni ufficiali su come i soggetti con istanza sospesa possano farsi parte attiva per sbloccare la situazione (a differenza di chi ha subìto lo scarto, che deve ricorrere all’autotutela, risoluzione 65/E/2020).

Nell’attesa, quindi, di conoscere le nuove misure di sostegno che saranno varate con il decreto Sostegni-bis, bisognerebbe iniziare ad accreditare in tempi rapidi questi soggetti per i quali, proprio per le modeste dimensioni che li caratterizzano, il beneficio sarebbe una boccata di ossigeno

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