Aliquota agevolata del 5% per il dipendente dello studio che fa anche libera professione
Normalmente non ci sono elementi per ritenere che l’attività in proprio sia una prosecuzione del lavoro subordinato
Il punto oggetto del quesito ruota attorno al tema della mera prosecuzione o meno dell’attività eseguita in qualità di lavoratrice dipendente, nella veste di libera professionista.
Da quanto è segnalato nel quesito, non sussistono gli elementi per ritenere che vi sia mera prosecuzione, posto che l’organizzazione del lavoro sarà diversa da quella precedentemente svolta e ciò viene dimostrato dalla clientela di riferimento che è diversa da quella con la quale prima il latore del quesito si relazionava, oltre al fatto che saranno utilizzati beni strumentali altrettanto diversi in luoghi diversi, circostanze queste ultime che non sono, per la verità, specificate nel quesito, ma che si danno per scontate.
Tale conclusione è implicitamente avallata leggendo a contrario il passaggio contenuto nella circolare 17/E del 30 maggio 2012, paragrafo 2.2.2, e quindi, se le premesse sopra citate sono verificate, si ritiene che in entrambe le situazioni spetti l’applicazione dell’aliquota agevolata del 5%.
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