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Ammortamento del bene dopo l’uscita dal forfettario a rischio penalizzazione

Manca un’indicazione ufficiale sul trattamento degli ammortamenti per i beni acquistati durante il regime forfettario in caso di successiva fuoriuscita dal regime agevolato

di Gianluca Dan

La domanda

Un mio cliente ha acquistato un autobus usato per 20.000 euro + Iva nel 2022 in regime forfettario, nel 2023 esce dal regime e opera in regime semplificato; l'autobus viene venduto nel 2024 per 15.000 euro + Iva. Al 31 dicembre 2023 posso effettuare l'ammortamento (deducibilità costo) e contestualmente diminuire il valore del cespite oppure visto che c'è il congelamento del bene con i suoi relativi ammortamenti (poiché tutto non deducibile durante il forfait), nell’anno 2024 calcolo solo la minusvalenza per 5.000 euro deducendolo interamente nell’anno? L’amministrazione finanziaria si è espressa solo sul passaggio dal regime dei minimi (che è ben diverso) e non dal forfettario, mentre circa il calcolo per rilevare plusvalenza e/o minusvalenza su una vendita, quello è acclarato. È evidente che nel secondo caso emergerebbe un costo più elevato visto che si considera il prezzo di acquisto come base di partenza.
R. D. - Bari

L’agenzia delle Entrate non ha mai fornito un’indicazione ufficiale sul trattamento degli ammortamenti per i beni acquistati durante il regime forfettario in caso di successiva fuoriuscita dal regime agevolato. Il comma 72 dell’articolo 1 della legge 190/2014 al riguardo stabilisce che: «Nel caso di passaggio da un periodo di imposta soggetto al regime forfettario a un periodo di imposta soggetto a un diverso regime, le spese sostenute nel periodo di applicazione del regime forfettario non assumono...