Adempimenti

Antiriciclaggio, le comunicazioni dei movimenti in contanti da 10mila euro slittano al 15 maggio

L’Uif ha disposto il rinvio di 30 giorni della trasmisione a causa dell’emergenza coronavirus

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di Ranieri Razzante

Le comunicazioni oggettive (previste dall’articolo 47 del Dlgs 231/2007), che concernono le movimentazioni di conto corrente per importi pari o superiori ai 10mila euro in contanti, vanno effettuate entro il 15 maggio e non il 15 aprile (come prevedrebbe il provvedimento del 28 marzo 2019). A prevederlo è il comunicato diffuso dall’Uif (Unità di informazione finanziaria) di Bankitalia.


Poiché l’adempimento in questione va ripetuto ogni quindicesimo giorno del secondo mese che segue quello di riferimento, per cui le movimentazioni (in entrata e in uscita, senza compensazioni) del mese di febbraio 2020 andrebbero inoltrate entro il 15 aprile, la Uif si vede costretta - dall’emergenza Covid - a concedere un termine più lungo, data la difficoltà organizzativa che affligge oggi le strutture bancarie e postali, principalmente, per le carenze di personale. La logica è la stessa contenuta nel provvedimento della Banca d’Italia dello scorso 20 marzo, riguardante i dati sull’adeguata verifica e le relazioni dei responsabili antiriciclaggio (si veda l’articolo su Ntplus). L’adempimento sulle oggettive è partito, lo ricordiamo, con il 15 settembre 2019, per espressa previsione dell’Unità di informazione finanziaria (articolo 8 della delibera del 28 marzo 2019), per i dati riguardanti i mesi da aprile a giugno 2019 compresi.

Il termine non può essere prorogato oltre, data la valenza strategica delle informazioni, che servono a monitorare il rischio contante nel nostro Paese. Esse non sostituiscono, ricordiamolo, le segnalazioni di operazioni sospette, e la Uif stessa, in calce al comunicato di ieri, precisa che – rispetto a queste ultime – particolare attenzione andrà apprestata dagli operatori, proprio in questo periodo, laddove si è verosimilmente intensificata l’operatività on line della clientela.

Rinviati di 30 giorni anche i cosiddetti «dati aggregati», cioè quelli che, in base al provvedimento Uif 23 dicembre del 2013, vengono estratti dagli archivi unici informatici (ora “rivitalizzati” con le disposizioni della Banca d’Italia del 24 marzo scorso come riportato su Ntplus Fisco). Le informazioni da inviare entro il 2 aprile, concernenti le aggregazioni di gennaio 2020, vanno al 2 maggio. Infatti, il Provvedimento del 2013, all’articolo 6, prevede il termine del secondo giorno del terzo mese successivo a quello di rifermento; anche qui l’Autorità interviene per dilazionarlo ulteriormente, e per gli stessi motivi.
Prorogata anche la scadenza delle comunicazioni relative alle operazioni in oro dei soggetti che a qualsiasi titolo ne trasferiscano la proprietà (in Italia e all’estero), per il tramite delle banche e degli intermediari finanziari. La prossima, invece che il 31 marzo, andrà al 30 aprile, dato che gli inoltri alla Uif vanno ordinariamente effettuati entro la fine del mese successivo alla data di compimento dell’operazione (quindi, per tutte le operazioni di febbraio, sarebbe stato fine marzo, cioè tra pochi giorni).

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