Controlli e liti

Antiriciclaggio e giochi, l’alert di Bankitalia

immagine non disponibile

di Marco Mobili

La Banca d’Italia rilancia l’allarme riciclaggio nel settore del gioco. L’Unità di informazione finanziaria di Via Nazionale con i «Quaderni dell’antiriciclaggio» n. 9 pubblicato a gennaio ricorda che dalle analisi del settore del gioco pubblico condotta dal Comitato di sicurezza finanziaria, alla quale ha partecipato l’Uif, emerge la necessità di «perseguire una maggiore armonizzazione del quadro regolamentare e dei controlli, nonché più ampi ed efficaci scambi informativi fra le autorità, specie in considerazione del carattere transfrontaliero dell’attività». Un nuovo presidio per la legalità, ricorda allo stesso tempo Bankitalia, è il recepimento della IV direttiva antiriciclaggio con cui sono stati ampiamente rafforzati e gli ambiti di cooperazione tra le varie amministrazioni ed enti preposti al controllo.

Macchinette e scommesse sportive i settori del gioco fisico più esposti a operazioni di ”ripulitura” dei proventi della criminalità organizzata. Pel le Vlt, ad esempio, il legame con flussi di denaro contante di dubbia origine è stata riscontrata anche in alcune segnalazioni degli stessi operatori di gioco. Con particolare attenzione ad incassi anomali di ticket emessi dagli apparecchi da intrattenimento. Come ricorda l’Uif le stesse modalità di funzionamento di queste macchine le rendono particolarmente vulnerabili al rischio di utilizzi impropri: «l’utente può, infatti, attivare il gioco mediante il caricamento diretto di banconote nella macchina e successivamente interrompere la sessione in qualsiasi momento, ottenendo la restituzione del credito residuo dietro presentazione di un ticket stampato direttamente dalla Vlt». Come già evidenziato nel rapporto Uif 2016 quegli stessi ticket frutto di denaro contante di origine ignota diventano bonifici o assegni circolari. Sulle scommesse, invece, sono state evidenziate puntate anomale in grado di assicurare vincite consistenti e, per certi versi, sicure anche su eventi privi di notorietà mediatica. La circostanza poi che l’importo delle vincite risulti spesso inferiore a quello complessivo delle giocate, per l’Uif, è il cosiddetto “costo del riciclaggio”.

I nuovi poteri di coordinamento, indirizzo e controllo affidati all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, così come il nuovo sistema sanzionatorio previsto dall’attuazione della IV direttiva, secondo l’Uif potranno fornire qualche arma in più per contrastare il riciclaggio e le organizzazioni criminali. Ai Monopoli, infatti, il decreto attuativo da pieni potrei di indirizzo, coordinamento e controllo sul settore e non solo con l’elaborazione di standard tecnici, anche sulla base dell’analisi nazionale del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo elaborata dal Comitato di Sicurezza Finanziaria. L’amministrazione può emanare, in accordo con il Csf, linee guida ad hoc per i concessionari su procedure e sistemi di controllo in grado di ridurre i rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Sarà compito dei Monopoli anche verificare il rispetto dei concessionari degli adempimenti di adeguata verifica della clientela, ad esempio con il riscontro dell’autenticità dei dati contenuti nei documenti presentati dai richiedenti l’apertura dei conti di gioco, anche attraverso la consultazione del sistema pubblico per la prevenzione del furto di identità. Ulteriore strumento saranno i protocolli d’intesa con il Nucleo Speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza sulla scambio di informazioni per assicurare efficacia e tempestività delle attività di controllo sui prestatori di servizi di gioco e soprattutto sui loro sistemi di prevenzione e contrasto del riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©