Professione

Antiriciclaggio, il Parlamento chiede regole più soft sulle sanzioni

immagine non disponibile

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Un parere articolato quello che le commissioni Finanze e Giustizia della Camera si apprestano a licenziare domani sullo schema di decreto che recepisce la quarta direttiva comunitaria antiriciclaggio . Il relatore Sergio Boccadutri (Pd) della comissione Finanze ha raccolto circa 90 osservazioni allo schema di decreto presentato dal Governo. Tutte con un solo filo conduttore: quello di rendere più soft i numerosi adempimenti chiesti a imprese e professionisti per adeguarsi alle regole dell’antiriciclaggio.

In questo senso, ad esempio, la Camera chiede al Governo di prevedere l’ applicazione del cumulo giuridico in caso di più violazioni amministrative commesse con più azioni oppure omissioni . Non solo. Per restare in tema di sanzioni, lo schema di parere sottolinea l’opportunità di estendere l’ oblazione a tutte le sanzioni amministrative antiriciclaggio nella prospettiva di deflazionare a monte il contenzioso amministrativo. Per quanto riguarda, poi, eventuali illeciti precedenti all’entrata in vigore del nuovo decreto attuativo sarebbe ipotizzabile l’introduzione di un pagamento in misura ridotta delle sanzioni .

Particolare attenzione andrebbe posta all’idea di introdurre con il Dlgs attuativo il principio del “sospetto” nel ritardato invio della comunicazione oltre i 30 giorni . L’effetto di un principio eccessivamente rigido produrrebbe, secondo i deputati, un inutile eccesso di comunicazioni o per inverso la mancata notifica all’Uif oltre il termine dei 30 giorni di segnalazioni di maggior rilievo. Il tutto per evitare la sanzione.

La bozza di parere va incontro alle richieste arrivate dalle categorie professionali in audizione (si veda Il Quotidiano del Fisco del 28 marzo ). Si punta a mantenere, infatti, l’esonero dagli obblighi antiriciclaggio per chi riveste gli incarichi di sindaci o altri organismi di controllo sulle società. In una sorta di continuità con la disciplina attualmente in vigore. E per non aggiungere ulteriori adempimenti e obbligi agli studi il Parlamento invita il Governo a rivedere fino alla totale soppressione le norme che, nell’ambito dell’adeguata verifica del cliente, arriverebbero a obbligare il professionista a svolgere delle vere e proprie analisi patrimoniali .

Sui poteri di controllo della Guardia di Finanza la richiesta che sarà avanzata al Governo mira a integrare l’elenco dei soggetti sottoposti al nucleo speciale di Polizia valutaria con gli operatori non finanziari che esercitano le attività di custodia e trasporto di denaro contante, titoli o valori anche attraverso l’utilizzo di guardie giurate.

Doppio intervento sulla gestione della fase transitoria . Per quanto riguarda i professionisti, in pratica il Governo dovrebbe valutare la possibilità di concedere dodici mesi a tutti gli Ordini per adeguare le linee guida di comportamento dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni antiriciclaggio. E ancora in aggiunta ai sei mesi di periodo transitorio richiesti da Abi e Ania in audizione lo schema di parere arriva anche a prevedere la possibilità di continuare ad applicare le regole del “vecchio” decreto legislativo 231/2007 (ora vigente) fino all’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione delle autorità di vigilanza di settore e di tutti i provvedimenti attuativi previsti dal nuovo testo.

Per quanto riguarda il mondo dei giochi , in particolare di quelli online, i Monopoli dovrebbero riscontrare l’autenticità dei dati contenuti nelle richieste di aperture dei conti di gioco anche utilizzando il sistema pubblico per prevenire il furto di identità. Andrebbe poi chiarito su chi ricadono le attività di identificazione del cliente quando si parla di Vlt o new slot.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©