Imposte

Assegno unico fino a 653 euro per le famiglie con tre figli

Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto legge ponte per l’avvio dal 1° luglio dell’aiuto mensile

di Marco Mobili

Un aiuto fino a 653 euro mensili per le famiglie con tre figli. Che diventa di 335 euro se i minori nel nucleo familiare sono due. Sono questi gli importi massimi del nuovo «assegno ponte» da 167,5 euro al mese che dal 1° luglio 2021 garantirà un sostegno alle famiglie di autonomi, disoccupati o percettori di reddito di cittadinanza che oggi sono esclusi dagli assegni al nucleo familiare. In sostanza chi oggi incassa l’assegno al nucleo continuerà a percepire lo stesso aiuto, al massimo maggiorato di 37,5 euro mensili per chi ha uno o due figli e di 55 euro a figlio per i nuclei più numerosi.

L’aiuto statale, come anticipato ieri su queste pagine, riguarderà 1,8 milioni di famiglie e arriverà a 2,7 milioni di minori, almeno secondo le prime indicazioni contenute nella relazione al decreto legge approvato il 4 giugno dal Consiglio dei ministri. Si tratta di un primo passo, come aveva già annunciato il presidente del Consiglio Mario Draghi, che dovrà portare alla vera e propria riforma del welfare a sostegno delle famiglie con l’introduzione dal 1° gennaio 2022 dell’assegno unico e universale per i figli. Dopo il decreto ponte, infatti, il governo dovrà presentare i decreti attuativi della legge delega approvata nella primavera scorsa e che nelle intenzioni dell’Esecutivo dovrà portare alla cancellazione di tutte le differenti forme di aiuto oggi presenti nell’ordinamento a sostegno delle famiglie, dei figli e della natalità sostituendole, appunto, con l’assegno unico e universale. Nell’operazione dovranno rientrare anche le detrazioni per carichi familiari la cui cancellazione viaggerà di pari passo con l’idea di riforma fiscale che il Governo ha annunciato con il Pnrr di voler presentare entro il prossimo 31 luglio.

Tornando all’assegno ponte va sottolineato che sarà erogato in funzione del numero dei figli presenti nel nucleo e dell’Isee. Come indicato in questo grafico, che per ragioni di spazio sintetizza l’allegato 1 al decreto legge approvato ieri con tutti i livelli di Isee e i relativi importi dell’assegno mensile, l’importo base per un Isee fino a 7mila euro è di 167,5 euro al mese per ogni figlio che diventa, con una maggiorazione del 30%, di 217,8 euro quando i figli nel nucleo sono almeno 3. L’assegno si interrompe quando l’Isee supera i 50mila euro mentre da 40mila al tetto dei 50mila l’importo mensile resta di 30 euro a figlio quando nel nucleo sono almeno due e di 40 in caso di almeno 3 minori. L’assegno ponte, inoltre, è maggiorato mensilmente di 50 euro in caso di figli con disabilità. Stando alle indicazioni del Governo, l’assegno medio per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 sarà di 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio.

GLI IMPORTI DEL NUOVO ASSEGNO

L’estensione dell’assegno unico ad autonomi, disoccupati e percettori del reddito di cittadinanza ha un costo di 1,5 miliardi finanziati dal fondo da 3 miliardi previsto dall’ultima legge di bilancio. La restante quota del fondo andrà a finanziare le maggiorazioni degli assegni al nucleo familiare delle famiglie che oggi intascano l’assegno. Si tratta di 37,5 euro mensili a figlio per i nuclei con 1 o 2 minori e di 55 euro a figlio con 3 o più minori.

Per ottenere il nuovo aiuto si dovrà presentare una domanda on line all’Inps anche facendosi assistere da Caf o patronati. Le istruzioni dell’Istituto di previdenza arriveranno entro il 30 giugno prossimo. L’erogazione dell’assegno partirà dunque dal mese di presentazione della domanda ma con una deroga: se le istanze saranno presentate entro il prossimo 30 settembre il cittadino riceverà comunque un bonifico con tutte le mensilità spettanti a partire dal mese di luglio 2021.

L’assegno sarà accreditato direttamento sul conto del contribuente e, in caso di affido condiviso dei figli, la somma sarà ripartita al 50% tra i due coniugi. L’aiuto statale sarà calcolato direttamente dall’Inps per chi percepisce il reddito di cittadinanza. I due importi degli assegni non si sommeranno pienamente visto che l’importo sarà ridotto in relazione alla scala di equivalenza del reddito di cittadinanza misurata sulla presenza di figli all’interno del nucleo.

Il Governo con il decreto legge ha recepito anche il grido di allarme dei Caf i quali hanno già registrato negli ultimi mesi un corsa alle richieste di Isee da parte delle famiglie interessate. L’incremento è stato di oltre il 26%. Con l’articolo 6 del decreto vengono stanziati ulteriori 30 milioni di euro per sostenere l’attività dei centri di assistenza fiscale nell’elaborazione delle dichiarazioni sostitutive uniche ncessarie per la determinazione dell’Isee.

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