Adempimenti

Associazioni culturali, corsa per iscriversi al 2 per mille

Entro il 26 aprile le organizzazioni che intendono avvalersene devono accedere al sito del ministero della Cultura e seguire la procedura richiesta

di Valentina Melis e Carlo Mazzini

Corsa contro il tempo per le associazioni culturali per iscriversi al 2 per mille. Entro il prossimo lunedì 26 aprile, le organizzazioni che intendono iscriversi al 2 per mille della cultura 2021 devono accedere al sito del ministero della Cultura e seguire la procedura richiesta. I requisiti richiesti agli enti sono lo svolgimento o la promozione delle attività culturali come finalità statutaria e il fatto che risultino costituiti da almeno 5 anni.
Ai nuovi candidati è richiesto l'inserimento di alcuni documenti tra i quali lo statuto, l'atto costitutivo, una dichiarazione sostitutiva relativa al possesso dei requisiti richiesti per ottenere il beneficio e una relazione sintetica descrittiva del lavoro ̀di promozione di attività culturali svolta negli ultimi 5 anni.

I requisiti

Le associazioni già incluse nell'elenco del 2 per mille 2016 devono produrre, oltre alla relazione, una dichiarazione di conferma di sussistenza dei requisiti e, se modificati rispetto alla scorsa edizione, devono inviare atto costitutivo e statuto. Il ministero pubblicherà la lista degli ammessi entro il 10 maggio, ed entro il successivo 21 maggio il legale rappresentante dell'ente potrà chiedere la rettifica di eventuali errori nei dati relativi all'iscrizione; il 10 di giugno usciranno le liste definitive degli enti ammessi. La dotazione del 2 per mille alla cultura 2021 è di 12 milioni. Il legislatore ha fatto riferimento all'importo complessivamente attribuito dai contribuenti nell'edizione del 2016, quando il tetto di spesa era stato fissato a 100 milioni.

La criticità

«Il ministero della Cultura - afferma Nicola Bedogni, presidente di ASSIF, associazione italiana fundraiser - non ha tenuto conto che il modesto risultato della prima edizione era dovuto a motivi molto simili a quelli che stiamo ritrovando dopo 5 anni. Tempo limitato di iscrivibilità nelle liste, scarsa comunicazione ai contribuenti sulla novità, ritardo delle istruzioni per gli enti». Anche quest'anno si ripropongono le stesse incongruenze di 5 anni fa e ne fanno la spesa le associazioni culturali già duramente colpite dal blocco delle attività a causa della pandemia. Queste associazioni, spesso di piccola o media dimensione, non hanno potuto programmare una comunicazione del nuovo strumento dato che fino a pochi giorni fa non si sapevano quali sarebbero stati i requisiti richiesti. Peraltro, ad oggi il DPCM non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

«ASSIF chiede al ministero - continua Bedogni - di prorogare il termine di iscrizione, di farsi carico di un aumento del tetto da inserire in uno dei prossimi decreti e di realizzare una campagna istituzionale che informi i contribuenti sulla possibilità di sottoscrivere il 2 per mille ad un settore molto in difficoltà, ma che regge una parte preponderante della produzione culturale del nostro paese».

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