Finanza

Attività stagionali, poche operazioni, esclusi dai primi sostegni: chi corre per il contributo «alternativo»

Valutazione sulla convenienza prima di procedere con l’istanza telematica

di Stefano Vignoli

Dopo l’apertura anche dei canali Entratel e Fisconline per la presentazione dell’istanza relativa al contributo al fondo perduto “alternativo” previsto dall’articolo 1, commi da 5 a 15, del Dl 73/2021 (Sostegni-bis), è opportuno un check su imprese e professionisti per vedere chi è potenzialmente interessato.

Il calcolo

Il nuovo contributo a fondo perduto è determinato in misura pari all’importo ottenuto moltiplicando la differenza tra l’ammontare medio mensile di fatturato/corrispettivi del periodo 1° aprile 2020 – 31 marzo 2021 rispetto al corrispondente valore dell’anno precedente (1° aprile 2019 – 31 marzo 2020) per una percentuale variabile in funzione del volume dei ricavi/compensi realizzato nel 2019.

In pratica, rispetto al contributo del decreto Sostegni, il raffronto del fatturato medio mensile viene traslato di un trimestre ed opera in misura piena (e con percentuali maggiorate) per chi non ha usufruito del precedente fondo perduto; negli altri casi soltanto nella misura “differenziale” se risulta un maggior contributo spettante.

Dai primi conteggi emerge che, traslare di un trimestre il raffronto di fatturato, non porti per molti contribuenti a variazioni significative degli importi spettanti in quanto il 1° trimestre 2020 era già stato colpito dalla crisi economica. Così il contribuente che rilevi una differenza modesta (non è previsto un importo minimo del contributo) è probabile che non presenti la nuova istanza anche in considerazione della maggiore complessità del nuovo modello, denominato dall’Agenzia “istanza per il riconoscimento del fondo perduto per le attività stagionali”.

I soggetti cui può convenire

Ma vediamo a chi interessa il contributo alternativo:

1) Attività stagionali. Il riferimento alla stagionalità non pare appropriato se si ha riguardo alle attività stagionali per eccellenza: per le attività nelle località balneari il raffronto 1° gennaio – 31 dicembre porta infatti allo stesso risultato del raffronto 1° aprile – 31 marzo in quanto la stagionalità comincia dopo il 1° aprile. Un riconteggio sarà invece opportuno per le altre attività stagionali (es. turismo montano).

2) Esclusi dal primo contributo. Tra i soggetti che avranno interesse a presentare la domanda vi saranno sicuramente gli esclusi dal “primo round” che ad esempio avevano un calo di fatturato leggermente sotto la soglia del 30% e che, traslando di un trimestre, riescono a superare la soglia minima.Possono accedere al contributo alternativo quelli che “non abbiano beneficiato” del contributo previsto dal decreto Sostegni (e di quello automatico Sostegni bis) lasciando quindi spazio anche a chi pur avendone diritto, non ha presentato la precedente istanza.

Secondo quanto precisato dall’Agenzia, possono accedere al contributo anche i soggetti che non hanno beneficiato del fondo perduto Sostegni in quanto l’istanza è stata scartata ovvero hanno riversato interamente il contributo.

3) Fatturato elevato nel 2020. Saranno inoltre interessati a presentare la domanda i soggetti che hanno avuto un primo trimestre 2020 inciso da fatturato anormalmente elevato: si pensi a cessioni di cespiti oppure al professionista che abbia incassato (e quindi fatturato) prestazioni di servizi inerenti periodi precedenti.

4) Soggetti con poche transazioni. Da verificare attentamente come cambia il calo del fatturato per chi effettua poche operazioni: si pensi a una società immobiliare che abbia venduto un solo immobile a febbraio 2020 per un milione di euro e, esclusa dai precedenti contributi, beneficia ora del fondo perduto alternativo nella misura di 41.667 euro.

5) Nuove attività economiche. Da monitorare infine i soggetti che erano in fase di start up a inizio 2019: in questo caso sostituire il fatturato del 1° trimestre 2019 con quello del 2020 (presumibilmente “pieno”, almeno nella prima parte) dovrebbe evidenziare un maggior calo del fatturato.

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