Imposte

Autodichiarazione aiuti di Stato, verso una proroga di 15 giorni per l’invio

Ipotesi rinvio al 15 dicembre dopo i problemi segnalati dai commercialisti

di Marco Mobili e Giovanni Parente

L’opzione minima è una proroga per via amministrativa per almeno 15 giorni, arrivando così alla scadenza del 15 dicembre. L’autocertificazione degli aiuti Covid sembra senza pace, dopo il pressing che aveva portato già al rinvio dell’originaria scadenza del 30 giugno proprio a domani mercoledì 30 novembre. Una comunicazione richiesta dalla Commissione Ue per consentire il monitoraggio dei plafond sugli aiuti disposti durante la pandemia e usufruiti dai titolari di partita Iva.
Ma andiamo con ordine. Sabato 26 novembre il presidente dei commercialisti, Elbano de Nuccio, ha segnalato in una lettera ai ministri Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso e al viceministro Maurizio Leo le difficoltà di accesso al sito del Registro nazionale aiuti di Stato (rna.gov.it), da cui ricavare le informazioni per la compilazione dell’autodichiarazione. Nella giornata di lunedì sono proseguite le interlocuzioni con il ministero delle Imprese e del made in Italy, che ha la competenza sul Registro nazionale aiuti di Stato.

La soluzione che si profila è concedere in via amministrativa 15 giorni in più a contribuenti e imprese per la trasmissione telematica dell’autodichiarazione. Anche perché l’ipotesi di una proroga più ampia si trova davanti una strada molto più impervia. Bisogna, infatti, ricordare che per ottenere il rinvio al 30 novembre è stata necessario ottenere incassare prima il via libera Ue e poi passare da una modifica normativa passata attraverso il Dl 73/2022 (decreto Semplificazioni) per differire di sei mesi le registrazioni nel Registro nazionale degli aiuti di Stato (Rna), nel Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) e nel Sistema italiano della pesca e dell’acquacoltura (Sipa). Tanto per intendersi bisognerebbe ripetere lo stesso iter.

Va comunque ricordata la semplificazione, richiesta a gran voce dai commercialisti e dagli altri professionisti, con cui le Entrate hanno consentito a determinate condizioni di barrare una semplice casella invece di dettagliare tutti i dati nel quadro A. Tuttavia, anche dopo le Faq diffuse dall’Agenzia nelle ultime settimane, i dubbi non sono venuti tutti meno soprattutto sulla corretta “distribuzione” degli aiuti tra le due diverse sezioni del quadro temporaneo Ue. E ora il problema è la corsa contro il tempo per disporre di tutte le informazioni di un’autodichiarazione che, tra l’altro, non è integrabile dopo la scadenza.

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