Contabilità

Avviamento riallineabile ma senza frammentazione

Il chiarimento delle Entrate: stop al riallineamento di una sola parte della somma di più avviamenti

di Franco Roscini Vitali

La possibilità di riallineare singoli beni è destinata a quelli materiali, ma non all’avviamento. L’agenzia delle Entrate risponde negativamente a una società che intendeva riallineare soltanto una parte dell’avviamento iscritto in bilancio, il cui ammontare globale è la sommatoria di più avviamenti generati da più operazioni di fusione.

Infatti, alla formazione della voce «Avviamento» hanno concorso i disavanzi di fusione ascrivibili a cinque distinte società.

Tuttavia, come illustrato nella nota integrativa, l’avviamento esposto nello stato patrimoniale come un unicum, è nella sostanza da ricondurre ai singoli avviamenti ascrivibili a una pluralità si società: questi sono distintamente e analiticamente esposti, oltre che nella nota integrativa, anche nella contabilità.

In particolare, nel libro giornale, nelle scritture ausiliarie e nel libro cespiti sono distintamente evidenziati, per ciascuna società incorporata, gli avviamenti che emergono a seguito dell’allocazione dei disavanzi da annullamento.

La distinta evidenza in contabilità degli avviamenti è la conseguenza dell’istituzione di «centri di costo», scelta non facoltativa ma imposta dal principio contabile Oic 9 che richiede evidenza di ciascuna Unità generatrice di flussi di cassa (Ugc).

Infatti, a ciascuna società incorporata corrisponde un autonomo ramo aziendale, capace di apportare ogni anno un determinato flusso di cassa.

Il principio contabile Oic 9, che si occupa della svalutazione per perdite durevoli delle immobilizzazioni, prevede la costituzione delle singole Ugc al fine di rilevare eventuali perdite durevoli di valore di cui dare rappresentazione a livello contabile: in prima battuta è proprio l’avviamento allocato alla singola Ugc a essere svalutato.

L’avviamento ascrivibile a ciascuna Ugc è soggetto a un continuo monitoraggio per garantire il suo tempestivo adeguamento nel caso le dinamiche di varia natura possano pregiudicarne o ridimensionarne l’esistenza.

La società, nella soluzione proposta, richiama il principio di derivazione contenuto nell’articolo 83 del Tuir e conclude che anche in ambito fiscale gli avviamenti riconducibili alle singole società incorporate debbano essere trattati come poste a sé stanti, seppur formalmente inglobate, nello stato patrimoniale, nella generica voce «Avviamento»: di conseguenza sono affrancabili singolarmente ai sensi dell’articolo 110, comma 4, del decreto 104/20.

L’Agenzia nell’interpello 476/2021 del 15 luglio risponde negativamente precisando che, in base alla norma (articolo 10, comma 2, del decreto ministeriale 162/2001), il riallineamento dei singoli beni è possibile solo per quelli materiali, pertanto diversi dall’avviamento. La risposta, tuttavia, può suscitare qualche perplessità. Invece l’Agenzia risponde affermativamente al secondo quesito, che riguardava la composizione del patrimonio netto da vincolare al regime di sospensione d’imposta a fronte del riallineamento, il quale comprende anche l’utile di esercizio se non distribuito ai soci.

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