Controlli e liti

Il Garante del contribuente: «Sentenze di Ctp e Ctr aperte ai contribuenti dal 1° giugno»

La decisione su ricorso dell’Associazione italiana dottori commercialisti: Prosegue intanto il progetto di Mef e Cpgt

di Ivan Cimmarusti

«Il Mef dovrà mettere a disposizione dei contribuenti e di ogni interessato, a partire dal 1° giugno 2021, data nella quale sarà imposto a tutte le Commissioni Tributarie l’obbligo di redazione digitale delle sentenze tributarie, l’accesso generalizzato alle sentenze delle predette Commissioni per il tramite del Portale della Giustizia Tributaria ovvero di altra banca dati idonea allo scopo». A queste conclusioni è giunto il Garante del contribuente della Lombardia, in accoglimento della richiesta di Aidc (Associazione italiana dottori commercialisti) di garantire il pieno accesso alle sentenze tributarie anche ai professionisti e non solo alle Agenzie e ai giudici tributari.

«Solo così – ritiene infatti il Garante - sarà garantita la “parità delle armi” tra i contendenti nel processo tributario e sarà data piena attuazione ai principi di collaborazione e buona fede, cui, secondo lo Statuto (art. 10), vanno improntati i rapporti tra contribuente ed amministrazione finanziaria».

La decisione è stata accolta con soddisfazione dall’Associazione. Il presidente nazionale Andrea Ferrari e il presidente della sezione di Milano, Edoardo Ginevra, hanno diramato una nota congiunta per sottolineare «il grande risultato per Aidc, che vede così portato a compimento il percorso attivato per ottenere la pari dignità nell’accesso agli strumenti di conoscenza dei dati processuali tra amministrazione e contribuente, in perfetta attuazione dello spirito e della ratio dello Statuto dei Diritti del Contribuente, oltre che dei basilari principi di diritto».

C’è da dire che il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, in collaborazione con la Direzione tributaria del Mef, sta lavorando sulla realizzazione di una banca dati “aperta” e gestita con un software di intelligenza artificiale in cui confluiranno tutte le sentenze emesse dalle Ctp e Ctr. Si tratta di un progetto già finanziato con 3,6 milioni di euro attualmente allo studio. Si tratterà, in particolare, di una banca dati che consentirà ai contribuenti di utilizzare determinate chiavi di ricerca per estrarre sentenze e massime su varie tematiche. Un lavoro complesso che trova l’appoggio anche del Governo di Mario Draghi, tanto che nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) è confermata l’applicazione di una forma di giustizia predittiva da individuarsi proprio nella banca dati.

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