Contabilità

Beni in leasing rilevati al valore d’uso

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di Giacomo Albano

In arrivo le nuove regole di contabilizzazione dei contratti di leasing, ma solo per i soggetti Ias/Ifrs. A partire dai bilanci 2019, ma con possibilità di adozione anticipata al 2018, le imprese Ias dovranno applicare il nuovo principio contabile internazionale Ifrs 16 (Leases), che va a sostituire lo Ias 17, con l’obiettivo di superare la distinzione tra leasing finanziario e leasing operativo e far emergere nei bilanci l’indebitamento implicito in qualsiasi contratto di locazione.

Nel nuovo scenario contabile si avrà un unico modello per la contabilizzazione da parte del locatario di tutte le tipologie di leasing (finanziario, operativo, locazione semplice, noleggio) di durata superiore ai 12 mesi. La nuova impostazione è basata sul “right of use model”, in base al quale il locatario che sottoscrive un contratto di lease registra:

all’attivo, un asset rappresentato dal diritto ad utilizzare il bene per la durata del contratto (right of use);

al passivo, una passività finanziaria corrispondente all’obbligo di pagare i corrispettivi previsti a fronte del diritto ad utilizzare il bene.

L’attività e la passività vanno rilevate al valore attuale dei canoni dovuti contrattualmente, tenendo conto delle opzioni di rinnovo e dell’opzione di finale acquisto del bene.

A conto economico va rilevata la quota di ammortamento del right of use basata sulla durata del contratto o, se superiore, sulla vita utile del diritto (tenendo conto delle opzioni di rinnovo o di acquisto finale), con gli stessi criteri dei beni di proprietà. Sempre a conto economico vanno rilevati gli interessi passivi sulla passività finanziaria.

Gli effetti fiscali del nuovo principio contabile vanno valutati alla luce del principio di derivazione rafforzata, tenendo conto che con decreto del ministero dell’Economia potranno essere emanate disposizioni fiscali di coordinamento.

Il Dm in particolare dovrà chiarire se per l’ammortamento del right of use siano applicabili le regole fiscali sull’ammortamento dei beni materiali (articolo 102 del Tuir) o immateriali (articolo 103). Infatti, nell’Ifrs 16 il diritto d’uso non è espressamente classificato tra i beni materiali o immateriali, ancorché vada ammortizzato secondo le regole dello Ias 16 (relative ai beni materiali).

La soluzione più coerente con il principio di derivazione rafforzata sembrerebbe quella di applicare i coefficienti tabellari (articolo 102) ogni qualvolta, ai fini contabili, l’ammortamento avviene sulla vita utile e di applicare la durata di utilizzazione prevista dal contratto (articolo 103) laddove tale durata rilevi anche ai fini contabili.

Ad esempio, in un contratto di locazione immobiliare della durata di 6 + 6 anni, il right of use sarebbe ammortizzato tanto contabilmente che fiscalmente in 12 anni, trovando applicazione l’articolo 103 del Tuir. Invece, in caso di leasing finanziario immobiliare, con opzione finale di acquisto, l’utilizzatore dovrebbe ammortizzare il right of use lungo la vita utile dell’immobile e, fiscalmente, applicare i coefficienti tabellari (come avviene oggi con lo Ias 17).

Il Dm dovrà inoltre chiarire l’applicabilità dell’articolo 96 del Tuir in relazione agli interessi passivi contabilizzati a conto economico, anche in caso di noleggio e locazione operativa.

Come detto, le nuove regole non riguarderanno i soggetti Oic, per i quali la contabilizzazione dei contratti di leasing (incluso il leasing finanziario) resta ancorata al principio di prevalenza della forma, in deroga ai criteri sostanzialistici cui sono improntati i nuovi Oic. La situazione, peraltro, potrebbe cambiare in futuro, se si pensa che la scelta di mantenere la rappresentazione giuridico-formale dell’operazione è stata dettata proprio dalla volontà di attendere le evoluzioni contabili del leasing legate all’adozione del Ifrs 16.

Il principio contabile Ifrs 16 prevede che il locatario registri all'attivo un asset rappresentato dal diritto ad utilizzare il bene per la durata del contratto (right of use) e al passivo, una passività finanziaria corrispondente all'obbligo di pagare i corrispettivi. L'attività e la passività vanno rilevate al valore attuale dei canoni dovuti contrattualmente, tenendo conto delle opzioni di rinnovo e di acquisto finale del bene. A conto economico va rilevata la quota di ammortamento del diritto, con gli stessi criteri dei beni di proprietà e gli interessi passivi sulla passività finanziaria

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