Bilanci, prevalenza e rilevanza ad effetto variabile
Siamo ormai in piena campagna di bilanci e imprese e professionisti si trovano a predisporre i bilanci di esercizio in base alle novità introdotte dal Dlgs 139 del 18 agosto 2015 (c.d. decreto Bilanci) e dai Principi contabili nazionali emanati dall'Organismo Italiano di Contabilità.
Il ruolo ormai riconosciuto dei Principi contabili nazionali non è solo quello di rappresentare regole tecniche secondarie ma anche di fornire le declinazioni pratiche per la corretta applicazione delle disposizioni civilistiche.
Come previsto dall'articolo 2423, comma 2, c.c. il bilancio deve dare una rappresentazione chiara, veritiera e corretta dei fatti di gestione e deve essere elaborato nel rispetto dei postulati di bilancio.
Tra le novità del decreto Bilanci sicuramente risultano di particolare interesse i due nuovi postulati di bilancio introdotti nel Codice civile: il principio di prevalenza della sostanza sulla forma e il principio di rilevanza. Per la rilevazione e la presentazione delle voci in bilancio deve essere rispettato il nuovo criterio della sostanza dell'operazione o del contratto: viene così superato il principio che prevedeva di valutare le voci tenendo conto della funzione economica dell'elemento dell'attivo o del passivo considerato. Il principio di rilevanza è stato recepito dall'articolo 2423 c.c. in base al quale non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa quando la loro osservazione abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta. In nota integrativa occorre indicare i criteri con i quali è stata data attuazione alla presente disposizione.
Con la pubblicazione del nuovo Oic 11 dedicato al tema della finalità e dei postulati di bilancio d'esercizio vengono forniti importanti chiarimenti per la declinazione pratica dei due nuovi principi di prevalenza della sostanza sulla forma e di rilevanza. A tale riguardo, infatti, nel documento viene affermato che l'Oic si è conformato al postulato generale della rappresentazione sostanziale in sede di elaborazione dei Principi contabili nazionali. Viene chiarito che la prima e fondamentale attività che il redattore del bilancio deve effettuare è l'individuazione dei diritti, degli obblighi e delle condizioni ricavabili dai termini contrattuali delle transazioni e confrontarle con le disposizioni dei principi contabili per accertare la correttezza dell'iscrizione o della cancellazione di elementi patrimoniali ed economici.
Per quanto riguarda, invece, il nuovo principio della rilevanza, l'Oic 11 precisa che un'informazione è considerata rilevante quando la sua omissione o errata indicazione potrebbe ragionevolmente influenzare le decisioni prese sulla base del bilancio della società dai destinatari primari dell'informazione di bilancio (ovvero gli investitori, i finanziatori e gli altri creditori). La rilevanza dei singoli elementi deve essere giudicata nel contesto complessivo della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'impresa e quantificata tenendo conto sia di elementi qualitativi che quantitativi.
Il generale rispetto dei postulati per la corretta predisposizione del bilancio diventa ancora più importante alla luce del nuovo principio di derivazione rafforzata, introdotto nel nostro ordinamento per effetto delle disposizioni contenute nel Dl 244/2016 e nel decreto attuativo Dm 3 agosto 2017. Ai sensi, infatti, dell'articolo 83, comma 1 del Tuir (così come modificato dal Dl 244/2016) ai fini della determinazione del reddito imponibile per i soggetti, diversi dalle micro-imprese, che redigono il bilancio in conformità alle disposizioni del Codice civile valgono i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio previsti dai rispettivi principi contabili. Ne consegue che, ai fini della determinazione del reddito imponibile, assumono rilevanza i criteri adottati per la redazione del bilancio di esercizio, anche in deroga ad altre disposizioni del Tuir. Presupposto è che i principi contabili di riferimento siano adottati in modo corretto per la rappresentazione in bilancio dei fatti di gestione. Esulano dal principio di derivazione rafforzata le limitazioni previste dal Tuir di natura quantitativa e valutativa.
Per approfondimenti:
« La vita della società – Rapporto di lavoro dipendente e bilancio di esercizio », a cura di Studio Pirola Pennuto Zei & Associati, in « Impresa e società », in edicola e on line.