Imposte

Bollette, manovra da 3,4 miliardi per ridurre i rincari: taglio dell’Iva al 5% per il gas

Via libera a un pacchetto di misure per il quarto trimestre: 2,5 miliardi di riduzione degli oneri

di Celestina Dominelli e Carmine Fotina

Un intervento deciso sugli oneri di sistema per tutti gli utenti, il taglio dell’Iva al 5% per le sole bollette del gas, un potenziamento del bonus per i consumatori in difficoltà al fine di attutire i rincari in arrivo con il prossimo aggiornamento trimestrale per i clienti (famiglie e microimprese) in maggior tutela. Come anticipato dal Sole 24 Ore, è questo il menu del decreto legge da 3,4 miliardi nel complesso approvato ieri dal consiglio dei ministri e i cui contorni sono stati preannunciati ieri mattina dal premier Mario Draghi all’assemblea di Confindustria. «È un intervento che ha una forte valenza sociale per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili. A queste misure deve seguire un’azione, anche a livello europeo, per diversificare le forniture di energia e rafforzare il potere contrattuale dei Paesi acquirenti», ha detto il presidente del Consiglio. Il cui richiamo è stato fatto proprio anche dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. «Draghi ha fatto riferimento al fatto che l’Europa diventi un centro d’acquisto, come per i vaccini, possa acquisire energia a prezzi più bassi. Ha dato una possibilità di visione se questi aumenti si confermano strutturali».

Nel dettaglio, il governo ha previsto innanzitutto, come aveva già fatto a luglio, in occasione del precedente aggiornamento, un primo intervento da 1,2 miliardi di euro sulle utenze elettriche per mantenere lo stesso livello di oneri attenuato (soprattutto della componente Asos, quella che serve a finanziare prevalentemente gli incentivi per le rinnovabili), già ottenuto con la precedente manovra. Di questi 1,2 miliardi, come avvenuto tre mesi fa, 700 milioni arriveranno dalle aste della CO2 e 500 milioni saranno garantiti da altre poste di bilancio dello Stato e saranno trasferiti come i primi alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea). A questi, si aggiungono poi altri 800 milioni che serviranno ad azzerare, per il quarto trimestre, gli oneri di sistema sia per le utenze domestiche che per le piccole imprese connesse in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt. Secondo gli ultimi dati dell’Arera, consultabili sul sito dell’Authority, l’intervento riguarderà 29,7 milioni di utenze domestiche e 6,7 milioni di piccolissime e piccole imprese.

Quanto al gas, si interverrà con un taglio dell’Iva che riguarderà le fatture dell’ultimo trimestre: in pratica l’aliquota, oggi prevista al 10% e al 22% a seconda del consumo annuale di gas, sarà portata al 5%. E, nel caso di consumi stimati, si applicherà anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi nel periodo ottobre-dicembre. Un taglio che dovrebbe valere circa 485 milioni in totale, cui si affianca un’ulteriore riduzione di 480 milioni per contenere, nel quarto trimestre, anche gli oneri generali nella bolletta del gas.

Infine, il capitolo bonus. Su questo versante, il governo è pronto a mettere sul piatto 450 milioni di euro che in pratica serviranno a sterilizzare gli aumenti per i percettori dello sconto in bolletta. La misura, introdotta a partire dal 2005, prevede un taglio dei costi nella fattura per quelle famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico (Isee sotto gli 8.265 euro o non superiore a 20mila euro con almeno 4 figli a carico, titolari di reddito o pensione di cittadinanza, persone gravemente malate che necessitano di apparecchiature mediche salvavita alimentate con l’energia elettrica). I potenziali beneficiari del bonus sono oltre 3 milioni di famiglie per le quali, come noto, l’accesso alla misura è ora automatico e non più su richiesta come avveniva fino al 2020 quando, secondo l’ultima relazione annuale dell’Arera a governo e al Parlamento, ad aver usufruito dello sconto nella bolletta sono state 854.900 famiglie per l’elettrico, 543.963 per il gas e 461.334 per lo sconto nella fattura dell’acqua. Per un ammontare complessivo dei bonus pari a 135,5 milioni per il bonus elettrico e 76,2 milioni per quello gas.

Spetterà ora all’Authority per l’energia rideterminare il valore dell’assegno in modo da ammortizzare l’impatto dei rincari. Vale la pena di ricordare che il valore dello sconto è legato alla numerosità della famiglia per l’elettrico (e, nel 2021, va da 128 a 177 euro per i nuclei più numerosi), mentre nel gas varia in funzione, non solo del numero dei componenti, ma anche rispetto alla categoria d’uso associata alla fornitura e alla zona climatica di appartenenza (in pratica cresce nelle zone più fredde).

L’Autorità per l’energia dovrà quindi rivedere il valore di questi importi in modo da minimizzare gli incrementi di luce e gas in arrivo con il prossimo aggiornamento trimestrale che scatterà all’inizio di ottobre.

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