Bonus di 600 euro, la circolare Inps apre ai «coadiuvanti»
Secondo l’Istituto l’indennità è incompatibile con l’Ape. Da confermare l’irrilevanza a fini Irap
Con la circolare 49 diramata nella serata di lunedì 30 marzo, l’Inps fornisce le prime istruzioni in merito all’indennità di sostegno a favore di lavoratori autonomi, liberi professionisti, co.co.co. e una serie di lavoratori subordinati. Viene precisato nella circolare che i co.co.co per accedere all’indennità, devono essere iscritti in via esclusiva alla Gestione separata con il versamento dell’aliquota contributiva in misura pari, per il 2020, al 34,23 per cento.
In relazione all’indennità prevista dall’articolo 28 del Dl 18/2020, relativa ai lavoratori autonomi iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (Ago) dell’Inps, la circolare precisa che nell’ambito dell’applicazione del bonus sono comprese le figure degli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione autonoma agricola, nonché i coadiuvanti e coadiutori di artigiani e commercianti. Chiarimento, questo, particolarmente rilevante.
La circolare precisa che, a norma di legge, l’indennità non concorre alla formazione del reddito ai sensi del Tuir. Resta aperto il problema della tassabilità Irap dello stesso provento, problema che in qualche modo occorre provvedere a rimuovere in sede di conversione in legge del decreto.
La circolare dedica un paragrafo alle modalità di presentazione della domanda per l’accesso alle suddette prestazioni. Le modalità sono:
● Pin rilasciato dall’Inps,
● Spid di livello 2 o superiore,
● Carta d’identità elettronica 3.0,
● Carta nazionale dei servizi.
Se non si è in possesso dei servizi è possibile procedere con una modalità semplificata passando attraverso il portale dei servizi dell’Inps (come già anticipato, sarà sufficiente la sola prima parte del Pin Inps).
Un paragrafo finale è dedicato alle incumulabilità e incompatibilità tra le indennità del Dl 18/2020 e le altre prestazioni professionali. In particolare è precisato che le indennità regolate dal decreto cura Italia sono incompatibili anche con l’Ape sociale.