Adempimenti

Bonus casa, rimborsi e contributi si devono scalare dalle spese detraibili

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di Andrea Cartosio e Francesco Veroi

Con l’inizio della stagione delle dichiarazioni dei redditi i contribuenti che hanno diritto alle detrazioni fiscali per l’edilizia (ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus) stanno controllando bonifici, certificazioni dell’amministratore e dati della precompilata. Ma se il singolo contribuente o il condominio hanno ricevuto contributi o sovvenzioni per l’esecuzione degli interventi (si pensi al rimborso o contributo erogato da un Comune in caso di calamità), la detrazione va calcolata sulla parte della spesa al netto del contributo o sovvenzione (circolari delle Entrate 57/98 e 121/98, nonché le Faq dell’Agenzia sulla comunicazione dell’amministratore).

Qualora i contributi siano erogati in un periodo d’imposta successivo a quello in cui il contribuente fruisce della detrazione, si applica l’articolo 17, comma 1, lettera n-bis), del Tuir, che prevede l’assoggettamento a tassazione separata.

Pertanto il contribuente dovrà compilare il quadro RM sezione III (se presenta il Modello Redditi) o il quadro D – Altri redditi – Redditi soggetti a tassazione separata (se presenta il 730. Deve essere indicato, tra l’altro, l’anno di sostenimento della spesa (per verificare il numero delle rate, rispetto alle 5 o 10 rate annuali, in cui si è fruito della detrazione in misura superiore a quella spettante); deve inoltre essere riportato l’importo della somma rimborsata e non quello della detrazione goduta.

Le istruzioni al modello 730 riportano – salvo un piccolo refuso - il seguente esempio: se la spesa è stata sostenuta nel 2012 per 20.000,00 euro di cui 5.000,00 euro sono stati oggetto di rimborso nel 2017 e si è applicata la rateizzazione in dieci rate, la somma da indicare è data dal risultato della seguente operazione: 5.000 euro (somma rimborsata) diviso 10 (numero di rate annuali in cui è ripartita la detrazione) moltiplicato per 5 (numero di rate già detratte nel 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016) = 2.500 euro. Per le restanti cinque rate il contribuente indicherà, a partire dalla “presente” dichiarazione (per il 2017), la spesa inizialmente sostenuta ridotta degli oneri rimborsati (nell’esempio 20.000 – 5.000 = 15.000 euro) e calcolerà la rata su tale importo.

In relazione alle somme da assoggettare a tassazione separata, infine, il contribuente deve effettuare il versamento di un acconto del 20 per cento in sede di autoliquidazione delle imposte.

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