Bonus casa, rimborsi e contributi si devono scalare dalle spese detraibili
Con l’inizio della stagione delle dichiarazioni dei redditi i contribuenti che hanno diritto alle detrazioni fiscali per l’edilizia (ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus) stanno controllando bonifici, certificazioni dell’amministratore e dati della precompilata. Ma se il singolo contribuente o il condominio hanno ricevuto contributi o sovvenzioni per l’esecuzione degli interventi (si pensi al rimborso o contributo erogato da un Comune in caso di calamità), la detrazione va calcolata sulla parte della spesa al netto del contributo o sovvenzione (circolari delle Entrate 57/98 e 121/98, nonché le Faq dell’Agenzia sulla comunicazione dell’amministratore).
Qualora i contributi siano erogati in un periodo d’imposta successivo a quello in cui il contribuente fruisce della detrazione, si applica l’articolo 17, comma 1, lettera n-bis), del Tuir, che prevede l’assoggettamento a tassazione separata.
Pertanto il contribuente dovrà compilare il quadro RM sezione III (se presenta il Modello Redditi) o il quadro D – Altri redditi – Redditi soggetti a tassazione separata (se presenta il 730. Deve essere indicato, tra l’altro, l’anno di sostenimento della spesa (per verificare il numero delle rate, rispetto alle 5 o 10 rate annuali, in cui si è fruito della detrazione in misura superiore a quella spettante); deve inoltre essere riportato l’importo della somma rimborsata e non quello della detrazione goduta.
Le istruzioni al modello 730 riportano – salvo un piccolo refuso - il seguente esempio: se la spesa è stata sostenuta nel 2012 per 20.000,00 euro di cui 5.000,00 euro sono stati oggetto di rimborso nel 2017 e si è applicata la rateizzazione in dieci rate, la somma da indicare è data dal risultato della seguente operazione: 5.000 euro (somma rimborsata) diviso 10 (numero di rate annuali in cui è ripartita la detrazione) moltiplicato per 5 (numero di rate già detratte nel 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016) = 2.500 euro. Per le restanti cinque rate il contribuente indicherà, a partire dalla “presente” dichiarazione (per il 2017), la spesa inizialmente sostenuta ridotta degli oneri rimborsati (nell’esempio 20.000 – 5.000 = 15.000 euro) e calcolerà la rata su tale importo.
In relazione alle somme da assoggettare a tassazione separata, infine, il contribuente deve effettuare il versamento di un acconto del 20 per cento in sede di autoliquidazione delle imposte.
Trasferimento di beni tra Paesi Ue, all’orizzonte un’unica registrazione Iva
di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware







