Imposte

Bonus casa, i tecnici del Senato: stop alle incertezze sulla detraibilità della spesa per il visto

Anche il Consiglio dei commercialisti chiede di agevolare il costo dei nuovi adempimenti imposti dal Dl Antifrodi

di Giuseppe Latour

È molto dubbia la detraibilità delle spese professionali per asseverazioni e visti di conformità, legati ai nuovi adempimenti appena previsti dal decreto legge antifrodi (Dl 157/2021). Dopo che la questione era stata posta, nei giorni scorsi, da diversi esperti, a sollevare il problema è anche una fonte ufficiale: il Servizio bilancio del Senato, nel dossier di analisi del decreto legge, parla di «incertezze applicative» e chiede chiarimenti nel corso della conversione del provvedimento.

L’analisi ricorda che l’articolo 1 del decreto 157/2021 ha previsto l’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione di congruità delle spese per gli interventi relativi ai bonus ordinari diversi dal superbonus (bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus, bonus facciate, agevolazioni per colonnine di ricarica e pannelli fotovoltaici). Il Servizio bilancio ricorda che «diversamente dall’articolo 119, comma 15 , che ammette al superbonus 110% le predette spese, l’articolo 121 tace sul punto».

Quindi, in assenza di indicazioni esplicite, la detraibilità è molto dubbia. «Andrebbe chiarito - prosegue la nota -, anche al fine di evitare incertezze applicative, se le spese sostenute dai contribuenti per l’ottenimento dell’asseverazione e del visto di conformità saranno ammesse a fruire della detrazione fiscale spettante in relazione ai predetti interventi».

Qualora poi si decidesse di rendere queste spese detraibili, «andrebbe verificato se ciò non possa dar luogo a maggiori oneri rispetto a quanto già contabilizzato nei saldi di finanza pubblica per le detrazioni fiscali riconosciute a legislazione vigente in relazione ai citati interventi, con specifico riguardo per quelli per i quali non è previsto un limite di spesa ovvero un limite massimo di detrazione». Andrebbe, cioè, acceso un faro sul bonus facciate.

Che la questione esista e che sia anche molto rilevante, viene confermato dal Consiglio nazionale dei commercialisti. Nel documento consegnato alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato nel corso della loro audizione di venerdì 19 novembre, c’è infatti la proposta di prevedere che, per tutti i bonus edilizi, le spese sostenute per il rilascio del visto di conformità e dell’asseverazione rientrino tra quelle detraibili.

Nel documento il Consiglio nazionale spiega che la proposta è finalizzata «a non gravare i contribuenti del costo dei nuovi controlli previsti dal decreto legge 157/2021, attualmente in corso di conversione, in caso di esercizio dell’opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni d’imposta relative agli interventi edilizi».

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