Imposte

Bonus facciate e spese anticipate nel 2021: i lavori devono essere iniziati (non ultimati)

La risposta a interpello della Dre Campania contraddice la circolare 16/E, i question time e le Faq delle Entrate

Il mondo dei bonus casa continua a riservare sorprese a professionisti, imprese e famiglie. L’ultima arriva da un interpello della Dre Campania (914-1430/2021), che chiede l’ultimazione dei lavori per poter detrarre con il bonus facciate le spese sostenute quest’anno.

La risposta farà balzare sulla sedia molti addetti ai lavori e in effetti smentisce in un colpo solo diversi question time resi dal ministero dell’Economia in Parlamento e la stessa circolare 16/E diramata a livello centrale dall’Agenzia, che si limita a richiedere che i lavori siano per lo meno iniziati.

In questa ultima parte dell’anno è molto frequente il caso dei contribuenti che stanno cercando di anticipare il più possibile i pagamenti agevolati, così da far ricadere la maggior parte delle spese nel 2021, anziché nel 2022.

I chiarimenti della circolare 16/E

Il caso emblematico è quello del bonus facciate – garantito al 90% fino al 31 dicembre – ma il fenomeno interessa anche le altre detrazioni ordinarie. L’arrivo del decreto Antifrodi (Dl 157/2021) ha creato parecchia incertezza, ma poi la circolare 16/E ha chiarito che:

● è ancora possibile anche anticipare i pagamenti nel 2021 in relazione a lavori che saranno ultimati in seguito;

● il tecnico che assevera la congruità delle spese sostenute – in caso di cessione o sconto in fattura – deve appunto limitarsi a verificare che i costi siano stati pagati, senza certificare l’avvenuta esecuzione dei lavori (in pratica, assevera sulla base delle fatture, dei bonifici e del capitolato, ove presente);

● i lavori devono essere almeno iniziati (un punto sul quale in precedenza non c’era mai stata affermazione esplicita).

Da qui a chiedere che i lavori siano anche ultimati, però, il passo è lungo.

Anche perché, nella stessa direzione, il ministero dell’Economia lo scorso 18 novembre aveva spiegato, rispondendo a un question time, che esiste la possibilità di pagare prima un intervento e poi effettuare i lavori.

Le risposte del Mef

Secondo il ministero, l’unica condizione per la detrazione è che poi si arrivi effettivamente alla fine dei lavori: «Anche se le norme non stabiliscono il termine entro il quale i lavori debbano essere ultimati ai fini del consolidamento della detrazione o dell’esercizio dell’opzione per una delle modalità alternative alla fruizione diretta della detrazione», come già precisato in diverse occasioni, «risulta necessario che gli interventi vengano comunque ultimati». E, peraltro, non si tratta dell’unica risposta data del Mef in questa direzione.

Le Faq delle Entrate

Facendo un ragionamento simile, le Faq delle Entrate del 22 novembre avevano spiegato che l’asseverazione prevista dal decreto antifrode per i bonus casa deve attestare solo la congruità delle spese e non l’effettiva realizzazione degli interventi.

In altre parole, le nuove regole del Dl 157/2021 non impongono di asseverare che il cantiere al quale si riferiscono le spese sia stato completato. Né che l’esecuzione dei lavori sia andata di pari passo con i pagamenti, cioè è possibile aver pagato la quasi totalità delle spese a fronte di interventi appena iniziati.

La Dre Campania

Ora, però, la Dre Campania fa un’inversione di rotta totale. E spiega che «alla luce di quanto sopra rappresentato, sulla base delle nuove disposizioni introdotte dal decreto antifrode, si ritiene che l’istante potrà usufruire della detrazione fiscale del 90% solo per le spese effettivamente sostenute entro il 31/12/2021, per le quali a tale data sia intervenuta anche l’ultimazione dei lavori ed in relazione alle quali ha ricevuto l’asseverazione di congruità».

Affermazioni sorprendenti, che certo meritano qualche approfondimento in più (forse da parte della stessa amministrazione).

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©