Imposte

Bonus formazione 4.0 più alto per le Pmi

Le novità per il capitolo Transizione nel decreto approvato dal Governo: aliquota fino al 70% ma con un filtro maggiore; per i sofware l’aiuto sale al 50%

di Carmine Fotina

Rafforzati gli incentivi per la formazione 4.0 e per l’acquisto di software innovativi. Il capitolo Transizione 4.0 entra con queste due novità nel decreto aiuti approvato dal consiglio dei ministri.

Il credito di imposta per spese in formazione relative ai processi di digitalizzazione aziendale era stato introdotto nel 2018 su iniziativa dell’allora ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. La misura è ancora in corso ma l’ultima legge di bilancio, a differenza degli altri crediti di imposta 4.0, non ne ha previsto la proroga oltre il 2022. La nuova norma studiata dal ministero guidato da Giancarlo Giorgetti innalza ora le aliquote, ma limitatamente alle piccole e e medie imprese. Secondo la bozza di ingresso in consiglio dei ministri, il credito d’imposta per le micro e piccole imprese sale dal 50 al 70% (nel limite massimo annuale di 300mila euro), quello per le medie imprese dal 40 al 50% (fino a 250mila euro). Per le grandi imprese il beneficio resta fissato al 30% (con tetto anche in questo caso fermo a 250mila euro).

Tuttavia, se vogliono accedere al nuovo e più generoso incentivo, le Pmi devono accettare criteri più selettivi. Dovranno infatti necessariamente ricorrere ad attività di formazione fornite da soggetti individuati con decreto del ministero dello Sviluppo da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge. Non solo. I risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle materie 4.0 dovranno essere certificati secondo le modalità dello stesso decreto attuativo. Insomma, un doppio filtro per evitare un uso spregiudicato degli incentivi. Per i progetti di formazione avviati dopo l’entrata in vigore del decreto legge che non soddisfano queste condizioni, il credito d’imposta sarà comunque usufruibile ma con un beneficio più basso: 40% per le piccole imprese e 35% per le medie.

Per il programma Transizione 4.0 entra anche una maggiorazione del credito d’imposta per i beni immateriali 4.0, i software: per gli investimenti effettuati nel 2022 (con coda fino al 30 giugno 2023 per la consegna previa acconto di almeno il 20% entro il 31 dicembre 2022) l’aliquota passerà dal 20 al 50%.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©