Imposte

Bonus giardini e balconi, incentivo fino al 2024

Agevolato l’intervento complessivo di riqualificazione, non il semplice acquisto di piante o altri materiali

di Dario Aquaro

A ricevere una proroga “lunga”, fino al 2024, è anche il bonus giardini. La detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, comprese pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione, e per la realizzazione di pozzi, coperture a verde e giardini pensili. L’agevolazione si calcola su una spesa massima di 5mila euro per unità immobiliare e viene ripartita in dieci quote annuali: l’importo detraibile può dunque arrivare a 1.800 euro per ogni abitazione (36% di 5mila), pari 180 euro all’anno. Nel caso di interventi condominiali, il limite di spesa di 5mila euro si calcola per ciascuna unità e la detrazione è attribuita al singolo condomino per la quota a lui imputabile.

Introdotta dalla legge di Bilancio 2018 (articolo 1, comma 12, legge 205/17), l’agevolazione ha esordito nel 2019 e visto già due proroghe annuali. Ma la prossima scadenza del 31 dicembre 2021 verrà spostata di tre anni: con le modifiche del Ddl di Bilancio (articolo 9, comma 4) il bonus sarà valido anche per il 2022, 2023 e 2024.

Per averlo occorre che le spese siano sostenute e rimaste a carico di chi possiede o detiene l’immobile (ammessi quindi anche gli inquilini e i comodatari). Mentre il pagamento può avvenire solo con mezzi tracciabili: come bonifici, carte di credito, debito (bancomat), assegni non trasferibili.

Le opere “verdi” detraibili sono quelle che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area, e che consiste nella sistemazione a verde ex novo o in un radicale rinnovamento. Incluse le spese di progettazione e manutenzione, se connesse a queste opere. È detraibile, ad esempio, la spesa per trasformare un cortile in giardino; o per risistemare integralmente un giardino con nuove aiuole, recinzioni eccetera; o per realizzare fioriere fisse e allestire il verde permanente di balconi e terrazzi, purché riferiti a un intervento innovativo.

Viene quindi agevolato l’intervento complessivo di riqualificazione: non il semplice acquisto di piante, fiori o altro materiale. Solo se è compresa in un intervento globale, può avere il 36% la fornitura di piante e arbusti, anche in vasi mobili (che – come detto – non sono detraibili se acquistati singolarmente). Sono poi detraibili gli interventi mirati al mantenimento del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, storico e culturale.

Bonus negato, invece, per la manutenzione ordinaria annuale dei giardini, così come per i lavori eseguiti in economia dal contribuente (cioè acquistando solo i materiali).

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©