Adempimenti

Bonus investimenti, nuovo modello entro marzo

Dopo le ultime proroghe si va verso un adeguamento delle procedure disponibili

di Alessandro Sacrestano

Bonus investimenti alla ricerca del modello di richiesta. Resta al palo, infatti, l’istanza telematica di accesso all’agevolazione, fissata dalla legge 208/2015 e che, allo stato, nelle diverse varianti previste dalle normative specifiche, risulta fruibile fino al 2021.

L’anomalia è evidenziata in un’interrogazione parlamentare a firma di Ubaldo Pagano (Pd), che ha evidenziato l’impossibilità di utilizzare il modello telematico di richiesta del bonus (modello CIM17) per le domande relative alle annualità successive al 2019. L’interrogazione riepiloga opportunamente l’evoluzione legislativa subita dal credito d’imposta.

Infatti, subito dopo l’introduzione, il bonus è stato esteso agli investimenti realizzati fino al 31 dicembre 2019 nei territori del Centro Italia colpiti dal sisma a partire dal 24 agosto 2016. Successivamente, l’articolo 5 comma 2 del Dl 91/2017 ha allargato l’ambito di applicazione dell’incentivo agli investimenti realizzati nelle zone economiche speciali (Zes) fino al 31 dicembre 2020. Infine, la legge di Bilancio 2020 ha disposto la proroga al 31 dicembre 2020 del credito d’imposta per gli investimenti nei comuni del sisma Centro Italia, al 31 dicembre 2022 del credito d’imposta per gli investimenti nelle Zes e al 31 dicembre 2020 del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.

Tuttavia, come anticipato, l’accesso al bonus è regolato attraverso la presentazione di un modello telematico (CIM17), che gestisce in maniera distinta tutte e tre le attuali varianti del bonus. Allo stato, però, non è possibile esporre nel modello in uso gli investimenti che saranno realizzati nei periodi oggetto di proroga. Di qui, la necessità di richiedere un urgente aggiornamento del modello allo scopo di rappresentarvi gli investimenti che saranno effettuati nell’anno 2020 (crediti Mezzogiorno e sisma) e negli anni 2021 e 2022 (credito Zes).

Sul punto, la risposta fornita dal ministero dell’Economia ha reso noto di aver comunicato alla Commissione europea la proroga per il 2020 del bonus nella versione ordinaria per il Mezzogiorno, mentre in relazione al beneficio nei territori colpiti dal sisma, lo stesso Mef segnala di aver avvisato il Mise, dal quale però non ha ancora ricevuto riscontro. In attesa di aggiornamenti, in relazione alla proroga per le aree Zes e per quelle interessate dagli eventi sismici, l’agenzia delle Entrate procederà all’adeguamento delle procedure solo con riferimento al credito d’imposta Mezzogiorno, rendendo disponibile il nuovo modello nel mese di marzo 2020.

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