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Bonus mobili su una spesa di 16mila euro: rileva la cifra nella precompilata

Per gli interventi avviati dal 2020 il massimale va ridotto degli acquisti già dichiarati nel modello di quest’anno

di Cristiano Dell'Oste

Il bonus mobili non è già presente nella precompilata, ma la cifra che i contribuenti inseriranno nel modello dichiarativo 2021 si riflette sul possibile “extra bonus” generato dall’ultima legge di Bilancio.

La manovra 2021 ha prolungato fino al prossimo 31 dicembre la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, ma ha anche aumentato da 10mila a 16mila euro la spesa massima su cui calcolare l’agevolazione. Il maggior plafond di spesa vale per chi compra tutti gli arredi agevolati quest’anno, ma anche - a certe condizioni - per chi ha già fatto alcune spese l’anno scorso. Ed è in questo caso che è importante gestire correttamente la dichiarazione dei redditi 2021.

Vediamo perché. Come negli anni scorsi, il bonus mobili è riservato ai contribuenti che beneficiano della detrazione per il recupero edilizio (ex articolo 16-bis del Tuir) per interventi che siano almeno di manutenzione straordinaria, se eseguiti su singole unità residenziali. Inoltre, le Entrate hanno precisato che il bonus può essere abbinato anche al sismabonus del 110% (circolare 30/E/2020) e all’acquisto di immobili interamente ristrutturati. Se si vogliono agevolare gli acquisti pagati nel 2021, però, tutti questi interventi edilizi devono essere iniziati a partire dal 1° gennaio 2020 (articolo 16, comma 2, decreto legge 63/2013).

Perciò, rispetto agli acquisti 2021 si possono delineare tre situazioni diverse:

1) interventi edilizi iniziati prima del 1° gennaio 2020: non si ha diritto al bonus mobili per gli acquisti eseguiti quest’anno;

2) interventi edilizi iniziati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020: si ha diritto al bonus mobili anche per gli acquisti di arredi eseguiti nel 2021, fino alla spesa massima di 16mila euro, ma «al netto delle spese sostenute nell’anno 2020 per le quali si è fruito della detrazione» (ancora il comma 2 citato). Da notare che i lavori potrebbero essere stati completati nel 2020 o proseguire nel 2021: ai fini del nostro discorso è irrilevante;

3) interventi edilizi iniziati dal 1° gennaio 2021: si ha diritto al bonus mobili per i soli arredi acquistati quest’anno, perché per espressa indicazione delle Entrate sono agevolati solo gli acquisti effettuati dopo l’avvio dei lavori, e in questo caso il contribuente ha a disposizione l’intero plafond di 16mila euro (si veda da ultimo la Guida delle Entrate aggiornata a gennaio 2021).

La situazione indicata al punto 2) è quella in cui entra in gioco la dichiarazione dei redditi presentata quest’anno. La cifra indicata per gli acquisti del 2020 al rigo E57 del modello 730, colonna 2, «Spesa arredo immobile», andrà a ridurre il limite di spesa massima di 16mila euro. Pensiamo ad esempio a chi ha iniziato i lavori il 1° settembre 2020 e ha pagato arredi per 7mila euro a dicembre 2020: quest’anno potrà spenderne altri 9mila e la cifra riportata nel 730 (o nel modello Redditi) indicherà il differenziale su cui calcolare la spesa residua agevolabile nel 2021.

È una cifra che ogni contribuente dovrà inserire manualmente nel modello dichiarativo, perché l’agenzia delle Entrate non ha modo di precaricarla e neppure di inserirla nel foglio informativo: il bonus mobili può essere pagato con carte di credito, bancomat e bonifici ordinari (non con assegni e contanti), e il pagamento non rientra tra quelli comunicati al Fisco.

Naturalmente, l’importo detratto per l’anno d’imposta 2020 potrebbe anche riferirsi a un intervento edilizio iniziato prima del 1° gennaio 2020 (ma comunque dal 1° gennaio 2019 in poi): in questa ipotesi le spese sostenute nel 2020 sono le ultime che il contribuente può aver agevolato e quindi - restando al caso dei 7mila euro - nel 2021 non avrà più alcuna possibilità applicare il bonus (né arrivando fino a 10mila euro, né fino a 16mila).