Imposte

Bonus prima casa under 36, Isee penalizzante per chi vive in famiglia

Il calcolo considera l’intero nucleo di origine e non la singola persona


Attenzione all'Isee per chi aspira al bonus prima casa under 36: una modifica del nucleo famigliare potrebbe consentire di ottenere le condizioni di accesso che oggi mancano.La circolare dell’agenzia delle Entrate 12/2021 fornisce i primi chiarimenti sull'agevolazione introdotta dal decreto Sostegni-bis (articolo 64, commi da 6 a 10, del Dl 73/2021).

Possono beneficiare dell'agevolazione i giovani con meno di 36 anni e un Isee non superiore a 40mila euro, che acquisteranno la loro prima casa entro il prossimo 30 giugno 2022 (in attesa di capire cosa succederà in manovra).

Sui requisiti soggettivi la circolare è molto chiara: non hanno diritto al beneficio i soggetti che compiono i 36 anni nell'anno del rogito e tutti i soggetti che al momento del rogito di acquisto hanno un Isee superiore a 40mila euro. Mentre sull'età l'unico margine di manovra è andare a rogito entro il 31 dicembre se si è nati nel 1986 – per tutti quelli nati dopo il 1986 il beneficio spetta comunque - sull’indicatore Isee qualcosa si può fare muovendosi per tempo.

L'Isee si calcola non per singola persona, ma per il nucleo familiare costituito da tutti i componenti della famiglia anagrafica: persone che coabitano ed hanno la stessa residenza, legate da vincolo di matrimonio, di parentela, di affinità, di tutela, di adozione o affettivo. Con una eccezione: si contano nel nucleo famigliare tutti i soggetti fiscalmente a carico, anche se non conviventi.

L'Isee viene calcolato sui redditi e sulle giacenze patrimoniali del secondo anno precedente (Isee 2022 sarà calcolato utilizzando i redditi e giacenze medie del 2020 ed i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2020), ma con riferimento al nucleo familiare in essere al momento della richiesta.

Una studentessa senza reddito sarà necessariamente nel nucleo familiare dei genitori e, pur non avendo reddito proprio, potrebbe non accedere al beneficio se la famiglia ha un indicatore elevato, a prescindere dalla sua residenza anagrafica. La medesima studentessa, che non sia a carico dei genitori (quindi che abbia un reddito superiore ad euro 4.000 se ha un'età fino a 24 anni, o a 2.840,51 euro se ha più di 24 anni) avrà più probabilità di poter beneficiare dell'agevolazione se risulta residente fuori dal nucleo familiare.

Due ragazzi che magari, solo per condividere le spese, coabitano con altre persone con cui non hanno legami possono chiedere, ad esempio, la residenza nell’abitazione in cui vivono, chiedendo di fare nucleo a sé a fini Isee (distinto dagli altri coabitanti anagrafici privi di legami).

Vi sono molti casi di coppie già conviventi, ma che mantengono la residenza presso le famiglie di origine: succede più spesso di quanto si pensi, ad esempio perché l'alloggio viene considerato temporaneo, per non perdere l'accesso alla Ztl dove risiedono i genitori, o per altre varie ragioni.

Potrebbe allora essere utile, laddove possibile, variare la residenza e formare un nucleo familiare nuovo prima di richiedere il modello Isee necessario per accedere al bonus. In tanti casi, infatti, l'Isee delle famiglie di provenienza è più alto di quello di una giovane coppia, perché formato da persone con redditi e giacenze patrimoniali accumulate nell'arco di tutta una vita.

Immaginiamo ad esempio una coppia che convive in un immobile in affitto con canone annuo di 9.600 euro, un reddito lordo di 24mila ciascuno e giacenze patrimoniali 15mila euro ciascuno:

• se la coppia ha la residenza nell'abitazione in cui vive, il valore Isee di entrambi è 21.274 e consente di beneficiare del bonus;

• se la coppia non ha la residenza nell'abitazione in cui vive ciascuno dei due membri avrà l'Isee della propria famiglia di origine.

Ipotizziamo che la famiglia sia composta da tre membri: uno dei due giovane con i dati già indicati, un genitore con reddito da lavoro dipendente di 30mila euro e un genitore con reddito di pensione di 26mila euro. Supponiamo possiedano una casa di abitazione con valore catastale di 140mila euro e un altro immobile a disposizione con valore catastale di 100mila euro. Risparmi dei genitori su conto corrente e/o titoli per complessivi 110mila euro.

Il valore Isee per tutti i tre membri del nucleo è 62.839, che non consente al figlio di accedere al bonus.

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