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Bonus Sud, la garanzia pubblica rientra nel limite massimo di aiuti consentiti per le Pmi

Bonus Sud

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di Gabriele Ferlito

La domanda

In riferimento al credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali (bonus Sud), lo stesso va diminuito (tenendo conto del limite del 45%) nel caso in cui per l’acquisto del bene si accede ad un finanziamento con garanzia? Esempio, se acquisto un bene strumentale per 200mila euro, inserisco in domanda credito d’imposta per 90mila euro o devo diminuire tale importo considerando che ho la garanzia prevista dalla legge 662/1996? Nel caso in cui l’importo debba essere diminuito, come calcolo l'incidenza della garanzia nel caso in cui questa è pari all’80%? E se invece è superiore all’80%?
M. M. – Reggio Calabria

Il credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno è un’agevolazione rilevante ai fini della normativa europea sugli “aiuti di Stato” (articolo 107 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, acronimo Tfue). Tale agevolazione può essere cumulata con gli aiuti “de minimis” e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetti i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che il cumulo non porti al superamento delle intensità massime previste dal regolamento comunitario di riferimento (nel caso delle piccole imprese, 45%). La garanzia pubblica fornita sui finanziamenti alle piccole e medie imprese (Pmi) da parte del Fondo di Garanzia costituisce un'agevolazione di cui occorre tenere conto ai fini del predetto cumulo. In tali casi, il valore dell'agevolazione si calcola in termini di Esl (equivalente sovvenzione lordo). In breve, il valore dell’Esl sviluppato dall’intervento del Fondo è dato dalla differenza tra il costo di una garanzia privata reperita sul mercato e il costo di un’analoga garanzia pubblica. Tale valore dipende da una serie di variabili: percentuale di intervento del Fondo sul finanziamento, fattore di rischio (con coefficienti differenziati per le operazioni di investimento e di liquidità), incidenza dei costi amministrativi, remunerazione delle risorse pubbliche impiegate dal regime di garanzia, valore del tasso di riferimento comunitario, durata dell’operazione finanziaria da garantire. Per facilitare gli operatori nel calcolo dell’Esl, nelle disposizioni operative del fondo, reperibili sul relativo sito internet (www.fondidigaranzia.it/normativa-e-modulistica/modalita-operative), vengono fornite due tabelle - che si applicano rispettivamente alle «operazioni finalizzate alla copertura dei prestiti per capitale circolante» e alle «operazioni finalizzate alla copertura dei prestiti per investimenti» - dalle quali è possibile ricavare l’Esl di riferimento sulla base delle predette variabili. Una volta individuato tale valore, lo stesso andrà sottratto dall’importo massimo del credito di imposta per il Mezzogiorno (45% per le piccole imprese) di cui si chiede il riconoscimento con l’invio del relativo modello all’agenzia delle Entrate.

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