Imposte

Dl Aiuti-quater, prorogato il credito di imposta per le maxi-bollette

Anche per dicembre 2022 tax credit del 40% per le imprese (30% per le «non energivore»). Inclusi negozi e bar, ma restano fuori i professionisti. Possibile diluire i versamenti fino a 48 rate

di Valeria Uva

Prorogato, senza modifiche, fino a dicembre 2022 il credito d’imposta alle imprese per le bollette di energia e gas. Questa è la previsione contenuta nella bozza del decreto Aiuti-quater (nel testo in entrata al Consiglio dei ministri del 10 novembre) , che apre anche la strada alla rateizzazione delle maxi-bollette.

Anche per dicembre il contributo straordinario – cioè il tax credit al 40%, ma che è al 30% per le imprese non energivore – può essere utilizzato solo in compensazione. Oppure ceduto. In questo caso, la prima cessione è aperta a tutti i soggetti, ma solo per intero. Mentre le cessioni successive possono avvenire solo a favore di banche, assicurazioni e intermediari finanziari.

Il visto

Ma per tutte le cessioni anche stavolta sarà necessario il visto di conformità«dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto ai crediti d’imposta» rilasciato da consulenti fiscali e da tutti i soggetti abilitati a vistare le dichiarazioni dei redditi (compresi i consulenti del lavoro).

Anche dal decreto Aiuti-quater – stando alla bozza in circolazione – sembrano essere esclusi i professionisti: i benefici del credito di imposta e anche la rateizzazione delle bollette sono riferiti alle sole imprese. Anche se la platea delle imprese “non energivore” resta allargata – come a ottobre e novembre scorsi – alle realtà più piccole quali bar, ristoranti o negozi.

La rateizzazione

Il dl Aiuti-quater introduce anche la possibilità per le sole imprese con sede legale in Italia di versare a rate le bollette di energia e gas per i consumi dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023, fatturati entro dicembre 2023, che eccedono l’importo medio di consumo. Le modalità per presentare domanda di rateizzazione saranno stabilite da un successivo provvedimento. Ammesse al massimo 48 rate con un tasso di interesse che non può superare – si legge nella bozza – «il saggio di interesse pari al rendimento dei buoni del Tesoro poliennali (BTP) di pari durata.

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