Imposte

Cambia l’esenzione Ires nel Terzo settore

Con il Dl Semplificazioni decommercializzate le entrate «corrispettive» di iscritti e tesserati

Nel decreto Semplificazioni novità fiscali in arrivo per organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps). Con l’approvazione del Senato si chiude il cerchio sull’intervento normativo che ha interessato la fiscalità (e non) del Terzo settore di cui si attende ora solo la pubblicazione in Gazzetta. Diverse le modifiche apportate con il pacchetto emendamenti ai decreti di riforma, come già anticipato nei giorni scorsi su queste pagine. Tra queste, ve ne sono alcune di particolare impatto per gli enti associativi nell’accesso al Registro del Terzo settore (Runts). Si pensi, ad esempio, al regime di esenzione Ires dei redditi degli immobili per Odv e Aps.

Con il Dl Semplificazioni, viene chiarita la portata di tale agevolazione prevista agli articoli 84 e 85 del Codice del Terzo settore, che scatta sia con riferimento ai redditi fondiari sia su quelli derivanti dalla gestione del patrimonio. Si pensi, ad esempio, ai canoni di locazione derivanti dalla gestione degli immobili. In quest’ipotesi, i redditi derivanti dalla locazione potrebbero rientrare nel trattamento fiscale di favore, sempreché destinati allo svolgimento delle attività di interesse generale. Una misura da valutare specie tenuto conto che, oltre ad Aps e Odv, si includono espressamente nel novero dei beneficiari anche gli enti filantropici. Vale a dire quella tipologia di enti strutturati dal punto di vista dei patrimoni e che, proprio in relazione ad essi, potranno beneficiare finalmente di specifiche agevolazioni fiscali. Va peraltro considerato che quest’ipotesi di esenzione Ires dei redditi degli immobili è già efficace non essendo ricompresa tra quelle per la cui operatività occorre il vaglio UE. Con la precisazione che, a livello oggettivo, trova applicazione sia per Odv e Aps in trasmigrazione, sia per tutti gli Ets già iscritti nel Registro unico nazionale del terzo settore (Runts).

Altro aspetto da considerare per le Aps riguarda il regime di decommercializzazione che, con la nuova formulazione, viene estesa anche alle entrate di natura corrispettiva provenienti dagli iscritti e dai tesserati. La modifica consente di superare il disallineamento previsto rispetto alla formulazione del regime di cui all’articolo 148, comma 3, del Tuir, assicurando agli enti – ivi inclusi quelli sportivi – che accedono al Runts un trattamento fiscale che si pone in continuità con quello ora applicabile. Viene così a colmarsi la lacuna normativa rispetto alla versione attuale del Codice, eliminando un possibile ostacolo alla convenienza per gli enti sportivi ad accedere nel Terzo settore.

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