Imposte

Campania: mix di aiuti da 325 milioni

di Donata Marrazzo

Un supporto forte alla competitività delle imprese campane che fanno fatica ad affermarsi e a crescere nei settori dei trasporti , dell’ aerospazio , agroalimentare , dell’ innovazione e del turismo , con significative ricadute occupazionali: con 325 milioni di euro immediatamente finanziabili il ministero dello Sviluppo economico, la Regione Campania e Invitalia favoriscono l’attrazione di nuovi investimenti per sostenere lo sviluppo di programmi già avviati. È l’effetto di un modello virtuoso di collaborazione istituzionale sancito dai contratti di sviluppo (legge 6 agosto 2008, n.133), per rafforzare la struttura produttiva del Paese (settori, filiere e poli di specializzazione) e in particolare il Mezzogiorno .

L’accordo

L’ accordo , firmato a Napoli nella Sala Giunta della Regione Campania mercoledì 21 giugno, prevede che l’impegno finanziario sia assunto per 175milioni dal Mise a valere sulle risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020. Gli altri 150 milioni sono la quota di cofinanziamento a carico della Regione: la copertura degli investimenti dichiarati ammissibili sarà assicurata, dunque, per il 46,15% dall’ente regionale, il resto (53,85%) dal ministero. Novanta milioni saranno invece destinati al cofinanziamento dei programmi di sviluppo per la stipula di «accordi specifici» di particolare importanza strategica («iniziative di rilevante e significativo impatto sulla competitività del sistema produttivo dei territori», che prevedano investimenti per almeno 50 milioni) per i quali è stabilita una corsia preferenziale per le risorse, una riduzione dei tempi e un maggior coinvolgimento delle amministrazioni coinvolte.

Invitalia è il soggetto attuatore che gestisce lo strumento agevolativo: riceve le domande, valuta i progetti, concede ed eroga le agevolazioni. Fino a oggi, a livello nazionale, ha vagliato 603 domande e finanziato 93 contratti di sviluppo (12 in Campania) per un totale di 3.355mln di investimenti attivati: 1.714mln le agevolazioni concesse. L’81% al Sud.

Gli incentivi

«Il contratto di sviluppo si conferma uno degli strumenti più efficaci messi in campo dal Governo per favorire traiettorie di crescita anche nelle aree del Mezzogiorno – dichiara l’ad di Invitalia Domenico Arcuri – Ed è la dimostrazione che quando gli incentivi sono semplici, efficaci e trasparenti possono rispondere adeguatamente alla domanda di sviluppo che arriva dai territori».

L’investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro. Per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli - specifica Invitalia - si riduce a 7,5 milioni di euro. Le procedure prevedono da un anno una «fast track», che consente di ridurre i tempi per ottenere le agevolazioni, stabilendo l’avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla determina e il completamento degli investimenti entro 36 mesi.

Destinatari e requisiti

I destinatari delle agevolazioni sono l’impresa proponente, che è responsabile della coerenza tecnica ed economica del contratto, le imprese aderenti e i soggetti partecipanti a eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. Il programma di sviluppo può essere realizzato anche in forma congiunta mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete (legge 33 del 9 aprile 2009). Potranno essere oggetto del cofinanziamento i programmi di sviluppo le cui richieste sono già state presentate a Invitalia alla data di sottoscrizione dell’Accordo e non hanno ancora ricevuto la delibera di ammissione al finanziamento.

Spese ammissibili

Fra le spese ammissibili per i per i programmi di sviluppo industriale e turistici, suolo aziendale e sue sistemazioni; opere murarie e assimilate; infrastrutture specifiche; macchinari, impianti e attrezzature. Per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, il personale; gli strumenti e le attrezzature nuovi; la ricerca contrattuale (decreto 9 dicembre 2014).

Le agevolazioni

Chi presenta la domanda d’accesso, registrandosi alla piattaforma dedicata ai servizi online di Invitalia , deve essere regolarmente costituito e iscritto nel Registro delle imprese. Le agevolazioni sono concesse anche in combinazione: finanziamento agevolato (limite massimo del 75 %, assistito da idonee garanzie ipotecarie, bancarie e/o assicurative), contributo in conto interessi, contributo in conto impianti e contributo diretto alla spesa. L’utilizzo è definito in fase di negoziazione sulla base delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti di intervento. Il rimborso avviene secondo un piano di ammortamento a rate semestrali posticipate.

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