Professione

Cassa commercialisti agevola i neoiscritti

L’ente dei dottori esonera dal minimo (per altri 5 anni) anche i neo iscritti senior<br/>

Gli over 35 che si iscrivono alla Cassa di previdenza dei dottori commercialisti tra i 2022 e il 2026 potranno decidere di non versare il minimo contributivo - che per l'anno 2021 è di 2.690 euro - per i primi cinque anni di iscrizione. Una possibilità introdotta, in via temporanea, nel periodo 2017-2021 e riconfermata ora grazie all’approvazione della delibera da parte dei ministeri vigilanti.

Questa opzione già esiste da tempo per gli under 35, che su richiesta possono essere esonerati anche dal versamento del contributo minimo integrativo (pari quest'anno a 807 euro).

«La proroga dell’esonero dal versamento della contribuzione soggettiva minima ai neo-iscritti over35enni - spiega il presidente di Cassa dottori Stefano Distilli -è finalizzata ad agevolare l’avvio della professione di coloro che si iscrivono alla Cassa in età più adulta, magari perché esclusi dal mercato del lavoro. L’auspicio è quello di supportare gli iscritti che hanno dei redditi modesti che si trovano a dover affrontare da subito i costi tipici dello start-up professionale».

Buone notizie anche per i montanti individuali, che saranno rivalutati per l’anno 2020 a un tasso del 2,1581% che tiene conto dei rendimenti prodotti dagli investimenti della Cassa. Aver ottenuto il riconoscimento di un tasso di capitalizzazione superiore dello 0,2%, rispetto a quello stabilito dall’Istat secondo Distilli è un segnale importante dell’efficacia riconosciuta alla politica di investimento della Cassa.

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