I temi di NT+Le massime di Cassazione

Cassazione, le sentenze su plusvalenze da partecipazioni, spese di giudizio ed esenzione Iva

di Luca Benigni e Ferruccio Bogetti

Il giudice usa il valore di mercato per calcolare la plusvalenza delle partecipazioni cedute

Ai fini dell’individuazione del corrispettivo incassato dalla vendita delle partecipazioni sociali rilevante ai fini della determinazione della plusvalenza tassabile, il giudice tributario può, nell’ambito del potere di ricostruzione del fatto a lui rimesso, valorizzare l’accertamento del valore di mercato recato dall’articolo 9, quarto comma, lettera b), del Tuir. Ovvero può sorreggere la presunzione semplice, secondo cui il corrispettivo percepito dalla vendita di una partecipazione societaria sia difforme rispetto a quello dichiarato in base all’articolo 2 del Dl 27/1991. Infatti il valore di mercato, previsto dall’articolo 9, quarto comma, lettera b), del Tuir, individua il criterio per la determinazione del valore da attribuire alle azioni ed ai titoli in esso indicati nella determinazione del reddito complessivo del possessore. E ciò diversamente dall’articolo 2 del Dl 27/1991, che invece intende sottoporre a tassazione, quale reddito a sé stante, la diversa ricchezza manifestatasi attraverso il trasferimento della titolarità e/o del possesso di quelle azioni e/o titoli.

Cassazione, ordinanza 18177/2022

All’Amministrazione in appello basta riproporre i motivi dell’accertamento

Nel processo tributario l’Amministrazione può limitarsi a riproporre nel proprio ricorso in appello le stesse ragioni ed argomentazioni già poste a sostegno della legittimità del proprio operato. Infatti l’onere di impugnazione specifica, previsto dall’articolo 53 del Dlgs 546/1992, può intendersi assolto, in questo caso, attraverso la mera proposizione di quanto già ritenuto idoneo a sostenere la legittimità dell’atto impositivo.

Cassazione, sentenza 18182/2022

Senza Iva la vigilanza svolta da privati in ambito portuale

È esente da Iva il servizio di vigilanza svolto da soggetti privati in ambito portuale se lo stesso è riconducibile ai servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali. I servizi di security, obbligatori per legge in relazioni alle operazioni predette, sono riferiti al movimento di persone. Pertanto essi rientrano nella previsione di cui al numero 6 del primo comma 1 dell’articolo 9 del Dpr 633 del 1972, grazie all’interpretazione autentica di cui al comma 13 dell’articolo 3 del Dl 80 del 1990.

Cassazione, ordinanza 18226/2022

La cancellazione dell’ipoteca riduce la plusvalenza della cessione del terreno

Le spese, relative alla cancellazione delle iscrizioni ipotecarie gravanti su un terreno oggetto di successiva cessione, sono inerenti al bene medesimo e, in base all’articolo 68 del Tuir, possono essere sommate al prezzo di acquisto per la determinazione della plusvalenza tassabile in capo al cedente. Ai fini della determinazione della plusvalenza tassabile sono, infatti, da considerarsi inerenti al bene ceduto, tutti quei costi che si risolvono in un aumento di valore del bene che perdura al momento in cui si verifica il presupposto impositivo.

Cassazione, ordinanza 18252/2022

Solo per giusti motivi il giudice tributario compensa le spese di giudizio

Il giudice tributario, se non sussiste soccombenza reciproca, è sempre tenuto ad indicare i giusti motivi posti a fondamento della compensazione delle spese di lite, che non possono essere costituiti dal riferimento alla natura e/o al modesto valore della controversia, oppure risolversi nell’uso di motivazioni illogiche o meramente apparenti. Infatti la compensazione delle spese di lite può essere disposta soltanto nell’eventualità di assoluta novità della questione trattata. Oppure di mutamento della giurisprudenza rispetto alle questioni dirimenti. Ovvero ancora nelle sopravvenienze relative a tali questioni e/o di assoluta incertezza. Trattasi tutte di fattispecie che presentano la stessa, o maggiore, gravità ed eccezionalità delle situazioni tipiche espressamente previste dal secondo comma dell’articolo 92 del Codice processuale civile.

Cassazione, ordinanza 18584/2022

Utilizzabili i conti correnti bancari dei soci anche irritualmente acquisiti

La mancata autorizzazione, a svolgere indagini bancarie per l’acquisizione, dagli istituti di credito, di copia dei conti correnti bancari intrattenuti dai soci con la società contribuente/ricorrente, non preclude all’Amministrazione l’utilizzabilità ai fini accertativi dei dati acquisiti, perché tale autorizzazione attiene soltanto ai rapporti interni. Per contro in materia tributaria, salvi i limiti derivanti da eventuali preclusioni di carattere specifico, non vige il principio, presente invece nel codice di procedura penale, dell’inutilizzabilità della prova irritualmente acquisita.

Cassazione, ordinanza 18705/2022

L’imposta unica sui giochi d’azzardo non è assimilabile all’Iva

L’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse, normata dal Dlgs 504 del 1998, non ha il carattere di imposta sul volume d’affari (Iva) per diverse ragioni. Intanto essa riguarda unicamente operazioni relative all’esercizio delle scommesse irrilevanti ai fini Iva. Poi non tiene conto del valore aggiunto di ciascuna operazione, perché difetta del meccanismo della detrazione. Inoltre si applica unicamente all’importo scommesso. Infine è conteggiata senza alcun riconoscimento in deduzione di acquisti di beni e servizi inerenti, effettuati nel periodo d’imposta in cui le stesse operazioni di scommessa sono poste in essere.

Cassazione, ordinanza 18948/2022