I temi di NT+Le massime di Cassazione

Cassazione, le sentenze su rottamazione cartelle, integrativa e imposta di registro

Senza Imu la casa assegnata all’ex coniuge di Luigi Lovecchio

Il coniuge assegnatario dell’abitazione in sede di separazione legale o divorzio è l’unico soggetto passivo Imu, essendo considerato titolare del diritto di abitazione su di essa. Di conseguenza, l’unità abitativa sarà esente, in quanto abitazione principale. Questa regola non vale, tuttavia, in caso di assegnazione di casa detenuta in locazione, che comporta il subentro dell’assegnatario nel contratto di affitto, senza che si modifichi la soggettività passiva del proprietario del bene. Da ultimo, il coniuge non assegnatario conserva il diritto all’esenzione per l’unità dallo stesso posseduta e adibita a propria abitazione principale.

Cassazione, ordinanza 6545/2023

Legittime le maxi-sanzioni valutarie per omessa dichiarazione doganale di Alessandro Galimberti

L’obbligo di dichiarazione valutaria in dogana - che scatta quando si porta con sè più di 10 mila euro in contanti - è compatibile con la normativa Ue, e le sanzioni previste - che possono arrivare al 50% dell’importo eccedente nascosto - non sono sproporzionate nè eccessive rispetto agli scopi di prevenzione perseguiti.

Cassazione, ordinanza 7313/2023

Rottamazione cartelle, non punibile chi paga prima del dibattimento di Laura Ambrosi

Anche la rottamazione o le altre sanatorie consentono di beneficiare della non punibilità del reato se il pagamento del dovuto è eseguito entro la dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado.

Cassazione, sentenza 10730/2023

L'integrativa che riduce le imposte fa scattare la dichiarazione infedele di Antonio Iorio

La dichiarazione integrativa che riduce le imposte indicate originariamente è rilevante ai fini penali.

Cassazione, sentenza 10726/2023

Le Sezioni Unite: per il debito riconosciuto imposta fissa di registro di Angelo Busani

Il riconoscimento di debito è soggetto a imposta di registro in misura fissa e il deposito di un atto presso l'autorità giudiziaria operante in sede contenziosa non concreta il “caso d’uso” (e quindi, non provoca la tassazione dell'atto oggetto di deposito).

Cassazione, sentenza 7682/2023

Modello 231 irrilevante se il rischio mafia è attuale di Antonio Iorio

Il diniego al controllo giudiziario richiesto da un’impresa colpita da interdittiva antimafia deve basarsi su un giudizio prognostico in ordine alla possibilità per l’impresa di operare in futuro in assenza di condizionamenti mafiosi. In assenza di una favorevole previsione anche l’eventuale adozione del modello organizzativo previsto dal Dlgs 231/2011 è irrilevante.

Cassazione, sentenza 11326/2023