Imposte

Cfc, credito d’imposta del 50% per rimpatriare i dividendi

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di Marco Mobili

Arriva un bonus fiscale del 50% per il rimpatrio dei dividendi provenienti da Paesi a fiscalità privilegiata. La tassazione integrale oggi applicata agli utili provenienti da imprese residenti in Paesi black da una società estera che però svolge attività industriale o commerciale reale, viene sostituita da una detassazione con credito d’imposta del 50% per le imposte pagate all’estero. Non solo. Il correttivo a firma di Marco Di Maio (Pd) punta anche a definire il regime transitorio degli utili pregressi distribuiti da società partecipate che non erano considerate residenti in Stati o territori a fiscalità privilegiata prima della legge di stabilità per il 2016 con cui il Governo cancellò la lista dei Paesi “canaglia”.

Le novità sono contenute in un emendamento del Pd alla manovra approvato dalla commissione Bilancio nel corso della lunga maratona notturna di ieri e destinato ad entrare nel maxiemendamento su cui il Governo oggi chiederà il voto di fiducia. La misura, definita comunque antielusiva, garantisce maggiori entrate per 18 milioni di euro nell’anno 2019.

Senza la modifica gli utili maturati in periodi d’imposta nei quali la società partecipata non era considerata un Paese black list, potrebbero essere soggetti per il contribuente residente a tassazione integrale se la società partecipata, nel periodo d’imposta in cui è stato distribuito l’utile si considera soggetto a un regime fiscale privilegiato solo per il cambio di regole disposto dalla “stabilità” 2016. Per superare l’effetto retroattivo e discriminatorio per i contribuenti viene previsto che i dividendi relativi agli utili conseguiti da società non residenti che, nei diversi periodi d’imposta , a seconda delle modifiche approvate dalla stabilità, non erano considerate residenti in Paesi a regime fiscale privilegiato, sono parzialmente tassati.

Una clausola di salvaguardia per gli utili maturati in Stati white list poi diventati, in via normativa, a fiscalità privilegiata. Clausola che si estende, in prospettiva futura, a tutti gli utili maturati in periodi d’imposta in cui le società partecipate erano residenti in Stati o territori non privilegiati ma che sono percepiti in periodi in cui le circostanze cambiano, anche ad esempio per un taglio di aliquote dello Stato estero.

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