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Cisterne, pozzi e impianti di irrigazione: così i bonus casa agevolano le opere anti-siccità

ll bonus giardini agevola tra l’altro «impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi». L’agevolazione è limitata alle aree pertinenziali degli immobili residenziali

di Cristiano Dell'Oste

La fine delle ondate di calore estive ha fatto passare in secondo piano l’emergenza siccità. Ma i cambiamenti climatici sono ormai strutturali e gli interventi per la raccolta delle acque piovane dovrebbero essere sempre considerati negli interventi di ristrutturazione edilizia. I bonus fiscali, in questo senso, offrono qualche spiraglio interessante.

Il bonus verde

Il cosiddetto bonus giardini (commi da 12 a 15 della legge 205/2017) agevola tra l’altro «impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi». Fin dall’introduzione della detrazione, la dottrina ha ritenuto che sia agevolata anche la realizzazione di cisterne per la raccolta dell’acqua, se incluse negli impianti di irrigazione (le cisterne sarebbero, insomma, una soluzione alternativa – e per certi versi più efficiente dal punto di vista ambientale – rispetto ai pozzi).

L’agevolazione è limitata alle aree pertinenziali degli immobili residenziali (sia singole unità, sia parti comuni condominiali) e riguarda «le opere che si inseriscono in un intervento relativo all'intero giardino o area interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel radicale rinnovamento dell'esistente» (circolare 28/E/2022, pag. 65).

La spesa massima detraibile è 5mila euro per unità immobiliare e la detrazione è pari al 36 per cento. Il bonus non può essere usato tramite cessione del credito o sconto in fattura. La legge di Bilancio per il 2022 ha prorogato questo incentivo fino al 31 dicembre 2024. Per il pagamento non serve il bonifico tracciabile; oltre al bonifico ordinario, sono ammessi anche carte e assegni.

Non sono agevolate le opere in economia. Quindi la spesa pagata dal beneficiario deve comprendere anche la manodopera, vale a dire il corrispettivo per la prestazione di installazione o realizzazione della cisterna.

Il bonus ristrutturazioni

«Pozzi» e «cisterne» sono citati dalla Guida delle Entrate tra le parti comuni condominiali per la cui ristrutturazione spetta la detrazione del 50% (articolo 16-bis del Tuir), anch’essa confermata fino al 31 dicembre 2024. Sul punto ci sono mai stati chiarimenti espliciti, ma è ragionevole ritenere che la ristrutturazione delle cisterne sia agevolata anche quando è inserita in impianti di irrigazione a servizio di singole unità residenziali, e non solo in ambito condominiale.

La detrazione del 50% si applica su una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare, in cui rientrano le altre spese agevolate dal bonus ristrutturazioni (compreso il sismabonus). Il bonus è cedibile e utilizzabile mediante sconto in fattura. Il pagamento deve avvenire con bonifico tracciabile.

Diversamente dal bonus verde, limitato alle unità residenziali, il bonus ristrutturazioni può agevolare anche le unità a uso promiscuo (in questo caso è agevolabile solo metà della spesa sostenuta).