Professione

Commercialisti, da Cassa dottori 2 milioni a supporto dell’attività professionale

Fino a 8mila euro per l’acquisto di beni e servizi effettuati nel 2024 dagli iscritti da meno di cinque anni e fino a 4mila euro per le aggregazioni. Domande dal 20 gennaio al 31 marzo

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di Federica Micardi

Da Cassa dottori commercialisti 2 milioni di euro ai professionisti che nel 2024 hanno deciso di aggregarsi, fare rete e investire nella propria attività. In particolare, Cdc ha stanziato un fondo di 500mila euro per le aggregazioni, e un fondo di 1,5 milioni di euro per l’acquisto di beni e servizi, aumentando l’importo dei contributi rispetto all’anno passato.

I due bandi a supporto dell’attività professionale, quest’anno alla loro quarta edizione, apriranno il 20 gennaio e chiuderanno il 31 marzo.

Beni e servizi

Il bando per l’acquisto/leasing finanziario di beni e/o servizi oltre ad incrementare l’importo del contributo che passa da 5mila a 8mila euro, quest’anno include anche le spese per l’Intelligenza artificiale e quelle per l’assicurazione professionale.

Il bando si rivolge agli iscritti alla Cassa da meno di cinque anni, a prescindere dall’età, che svolgono la professione in forma singola o aggregata. Il contributo coprirà il 50% delle spese sostenute documentate di importo pari o superiore a 400 euro (al netto dell’Iva). Se le spese sono riferibili a Studi associati/Stp, il limite del 50% è imputato al singolo richiedente in proporzione alla sua percentuale di partecipazione agli utili.

Aggregazioni

Il bando per il supporto all’attività professionale nelle fasi di aggregazione riconosce un contributo di 3mila euro (nel 2023 era di 1.500 euro) al singolo professionista che ha costituito una rete tra professionisti; per ogni rete costituita il contributo massimo riconosciuto è pari a 24mila euro. Per la costituzione di studi associati e società tra professionisti (Stp), l’importo del contributo sale a 4mila euro (erano 3.500 nel 2023), con un limite massimo di 32mila euro per studio associato o Stp. Il bando si rivolge a tutti gli iscritti alla Cassa non titolari di pensione diretta erogata dalla Cassa stessa.

Il welfare di Cdc

Cdc da diversi anni sta aumentando gli investimenti in welfare, che nel 2025 saliranno a 36,5 milioni. «Uno dei nostri obiettivi principali – spiega il presidente di Cassa dottori Ferdinando Boccia - è quello di accompagnare l’evoluzione della professione anche attraverso la diffusione di una reale cultura aggregativa come elemento di progressione non solo reddituale ma anche professionale, così che gli iscritti possano ampliare le proprie competenze a disposizione di una platea sempre più ampia e diversificata».

I dati dei dichiarativi elaborati da Cassa dottori confermano, infatti, che operare in questa modalità può rappresentare un fattore importante di slancio professionale e reddituale per un’attività più remunerativa. L’aggregazione tra professionisti il prossimo anno potrebbe registrare un’accelerazione grazie alla norma contenuta nel decreto Irpef-Ires, approvato dal Consiglio dei ministri il 3 dicembre, che introduce la neutralità fiscale per questo tipo di operazioni.

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