Professione

Commercialisti, l’Ordine segnala la mancata formazione anche se ha omesso i controlli

Con il pronto Ordini 9/2023 viene ricordato che il mancato controllo sulla formazione da parte dell’Ordine non ne pregiudica il potere di segnalazione al Consiglio di disciplina

di Federica Micardi

L’Ordine territoriale mantiene il potere di segnalare al Consiglio di disciplina la mancata formazione professionale dell’iscritto anche se non ha effettuato i controlli di sua competenza. Lo conferma il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, con il pronto ordini 9/2023.

Nel PO 9, come nel precedente PO 21/2019, viene chiarito che l’Ordine territoriale, anche se ha omesso di effettuare le verifiche di sua competenza in merito all’assolvimento annuale e triennale dell’obbligo di formazione continua da parte degli iscritti, come previsto dall'articolo 19 commi 1 e 2 del Regolamento per la formazione professionale continua, conserva il potere di comunicare al Consiglio di disciplina territoriale i nominativi degli iscritti che non risultano in regola con l’obbligo formativo triennale. L’attività di verifica prevista nelle norme sopra indicate, chiarisce il pronto ordini, non è prescritta a pena di inammissibilità della successiva comunicazione di cui all’articolo 19, comma 3 del regolamento.

Il PO ricorda inoltre che il Consiglio di disciplina, ancora prima di procedere all’apertura del procedimento disciplinare nei confronti dell’iscritto, già in fase pre-istruttoria, invita il professionista a fornire chiarimenti e a depositare documenti o memorie a sostegno della propria difesa, in ossequio al principio del contraddittorio.

Resta però compito dell’Ordine, e non può essere svolto dal Consiglio di disciplina, il compito di giudicare la validità di eventuali autocertificazioni e/o cause di forza maggiore prodotte in corso di giudizio dagli iscritti. Il Consiglio di disciplina, se necessita di chiarimenti o di delucidazioni in merito alla documentazione prodotta dagli iscritti, chiarisce il Consiglio nazionale, può chiederle all’Ordine.


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